Rassegna stampa Cesano Maderno 30-11-2010

martedì 30 novembre 2010 | ,



Rassegna stampa del 30 Novembre 2010 con le notizie su Cesano Maderno in edicola sul Giornale di Seregno. Iniziamo dalla nuova crisi di maggioranza palesatasi nell'ultimo Consiglio Comunale. "Il Pdl perde un pezzo, Esecutivo in difficoltà":

Due fuoriusciti, uno dalle file di maggioranza e l'altro dell'opposizione, e due ex assessori estromessi dall'Amministrazione Romanò, ricomparsi sulla scena dopo una lunga assenza. Sono le figure che compongono la una nuova lista civica che a sorpresa ha fatto la sua comparsa ufficiale giovedì in Consiglio comunale.   «Giochi politici e di palazzo, che hanno coinvolto non solo la giunta ma lo stesso Consiglio comunale, il caso Ottolini-Rovelli ne una prova lampante; trattamento poco democratico dei consiglieri, che hanno e avevano rappresentanza popolare, chiamati a svolgere ruoli amministrativi di assessorato, a cui è stato usurpato il diritto di portare la voce dei propri elettori all'interno del Consiglio; scellerate nomine nei consigli di amministrazione delle aziende partecipate; peggioramento della situazione socio-economica della città  e progressivo "scollamento" tra le amministrazioni locali e i cittadini».E' la pesante requisitoria contro l'Amministrazione proclamata dal consigliere comunale Daniele Ceccarello . Con queste parole il giovane consigliere ha comunicato la decisione di staccarsi dalle fila del Pdl, per dare vita ad un nuovo gruppo consiliare. Ad unirsi alla neonata formazione politica, anche un rappresentante dell'opposizione.«Mi dissocio dal Partito Democratico - ha dichiarato Domenico Cannizzaro , consigliere del Pd - Mi trovo nell'impossibilità  di esprimere il mandato elettorale».Poche e concise parole per annunciare l'adesione alla neonata lista civica «Un futuro per Cesano». Un gruppo definito «apartitico e indipendente, con lo scopo di raccogliere le improcrastinabili istanze dei cittadini». A fondarlo l'ex assessore al Commercio Michele Santono , insieme un altro escluso dall'attuale Amministrazione, l'ex assessore alle Politiche giovanili Ivan Romanò e dall'ex sindaco Claudio Scolari .«Quello che ci teniamo a sottolineare è la volontà  di restituire Cesano ai cesanesi - ha commentato il presidente del gruppo Santoro - Siamo tutte persone che conoscono bene il territorio».Una chiara polemica rivolta alla Giunta Romanò, spesso accusata di essere composta da troppe persone «esterne» alla città . Tuttavia la nuova lista non esclude un possibile incontro con la maggioranza.«Valuteremo di volta in volta le proposte che verranno fatte - ha aggiunto Ceccarello - Non ci schieriamo, ma staremo "sopra la muro" per vigilare». 

Leggiamo quindi le reazioni a questo strappo "Il sindaco ha seguito senza proferire parola":

La dura requisitoria contro l'Amministrazione, nonchè le defezioni dei due consiglieri non potavano che suscitare la reazione della Giunta. «Se le accuse contro l'Amministrazione sono state particolarmente dure - ha commentato Andrea Rovelli , capogruppo del Pdl - Sembra invece che il gruppo sia aperto al dialogo con la maggioranza. Certo abbiamo perso un consigliere, ma non dimetichiamo che lo stesso vale anche per il Pd».Ancora indefinita rimane infatti la posizione del neonato gruppo, che si dichiara «apartitico».«E' da un anno e mezzo che lanciamo le stesse accuse nei confronti della gestione Romanò - ha dichiarto Pietro Nicolaci , capogruppo del Pd - Certo non può che dispiacerci la defezione di Cannizzaro, ma non possiamo che condividere le parole dette da Cecconello. L'obiettivo comune far cadere la Giunta».Il sindaco Marina Romanò è rimasto ancora in silenzio, come nella seduta precedente. «Un gruppo formato da figure di rilievo del Pdl, che nelle ultime elezioni hanno raccoltio più di mille voti - ha affermato l'ex sindaco Paolo Vaghi - Se si tornasse a votare oggi la maggioranza non arriverebbe al 40 per cento». 


Ancora sullo stesso argomento "Senza nuovo presidente, impossibile procedere":

Salta ancora la nomina del nuovo presidente del Consiglio comunale. La maggioranza ha deciso ancora una volta di rinviare la decisione.   «Necessario un nuovo confronto, in considerazione della nascita della nuova lista civica» ha dichiarato Andrea Rovelli , capogruppo del Pdl.Dura la reazione dell'opposizione, che compatta si è dichiarata «non più disposta a sopportare oltre l'assenza della figura istituzionale».«E' da settembre che siamo senza presidente - ha dichiarato Pietro Nicolaci del Pd - Se la maggioranza non riesce a risolvere la questione, allora chiediamo la nomina di un presidente di garanzia, condiviso da tutti».«Se non si procede all'elezione - ha minacciato l'ex sindaco Paolo Vaghi - Noi dell'opposizione non partecipermo oltre».Alla fine la decisione unanime di sospendere la seduta e rinviare l'ordine del giorno a giovedì sera, con la nuova convocazione delle 18.A intervenire nella discussione anche Alberto Vaghi , capogruppo di «ViviCesano».«Inutile trovare altre "scuse" - ha dichiarato il capogruppo - Se ci fosse stata una maggioranza veramente coesa non ci sarebbero stati problemi nella scelta. Crediamo nel dialogo e oggi saremmo stati disposti a votare a favore di un presidente Pdl». Il desiderio comune quello quindi di un presidente «super partes», un nome autorevole che agisca nell'interesse della città .«Chiediamo con forza le dimissioni del sindaco - ha aggiunto Alessandro Scaglione capogruppo dell'Idv - E' chiaro che la maggioranza non c'è più. Un passo indietro sarebbe un atto responsabile nei confronti della città ». 


Vediamo quindi la situazione attuale in Consiglio "Maggioranza in crisi, mancano i numeri":

Crisi nella maggioranza? Ancora una volta impossibile per la coalizione Lega-Pdl presentare un candidato in grado di sostituire il presidente dimissionario Franco Busnelli , che aveva annunciato la volontà  di lasciare già  da fine agosto. «Mi sento chiamato in causa - ha dichiarato Busnelli, che dopo una lunga assenza giovedì ha ripreso il suo posto fra i consiglieri - Con la nascita del nuovo gruppo c'è la necessità  di un nuovo confronto per trovare una figura che rappresenti tutti».   Durante la discussione la Giunta Romanò oltretutto ha rischiato di non possedere i numeri per deliberare. La coalizione disponeva infatti di soli quattordici voti, più quello del sindaco, quando per votare il presidente del Consiglio serve la maggioranza assoluta di sedici voti. A sconvolgere gli equilibri proprio la defezione del giovane consigliere Daniele Ceccarello , che ha deciso di dar vita ad un nuovo gruppo consiliare, oltre all'assenza di Jenny Tallarita e di Chiara Mornatta (che ha fatto un'incursione in aula per poi uscire poco dopo), entrambe delle file Pdl.«Nuovo segno di un Esecutivo che non riesce a carburare - ha commentato Luigi Rovelli , indipendente - La maggioranza è il frutto di un "grottesco" accordo di gruppi, che non sanno fare squadra. Che il sindaco agisca e scenda in campo per il bene della città ». 



Cattive notizie per l'Amministrazione Comunale: la Cassazione sembra dare ragione ai genitori degli alunni "Compito del Comune garantire l'assistenza sul bus":

«Un diritto degli alunni quello di avere assistenza sugli scuolabus». E' quanto sostiene l'ex sindaco Paolo Vaghi , sentenza della Cassazione alla mano. E' di qualche giorno fa la decisione della Corte d'appello perugina che stabilisce come, anche in mancanza di un ordine normativo del Comune di disporre la vigilanza sul servizio di bus che accompagna gli alunni a scuola, l'ente è comunque tenuto a «garantire la presenza di un accompagnatore, oltre all'autista, nella gestione del servizio di trasporto scolastico» e ciò in considerazione dell'età  dei trasportati.   Una sentenza che arriva come un fulmine a ciel sereno, all'indomani delle accese proteste dei genitori in merito al servizio di trasporto a scuola. Dopo che uno dei piccoli alunni era caduto ferendosi sull'autobus in corsa, dopo episodi di bullismo e lancio di oggetti all'autista da parte di alcuni «monelli», la decisione della Cassazione riaccende le speranza delle mamme e dei papà  che da tempo chiedono che il servizio sia dotato di personale di sorveglianza per tenere d'occhio i ragazzi. L'ultimo atto la lettera inviata dal Comitato genitori all'Amministazione comunale con la richiesta di un nuovo colloquio, che però non ha mai ricevuto risposta. Scopo dell'incontro portare sul tavolo delle trattative nuove soluzioni alternative al problema del mancato controllo.«I Comuni devono adottare tutte le cautele occorrenti per tutelare la sicurezza dei minori» si legge nella sentenza della Cassazione. L'episodio passato al vaglio della Corte Suprema riguardava l'aggressione che una giovane vittima aveva subito da un compagno di scuola più grande, che gli aveva provocato quattro lesioni alle vertebre, avvenuta proprio sullo scuolabus. Una sentenza che sembra dare ragione ai genitori.«Prvvederemo alle dovute verifiche - ha commentato l'assessore all'Istruzione Marcello Mitrano - Se necessario provvederemo». 



Passiamo ora ad un altro argomento, con una nuova decisione del Comune che suscita non poche proteste "«La somma chiesta è eccessiva»":

Da diritto di superficie a propietà  vera e propria. Sabato mattina l'Amministrazione ha incontrato le famiglie che abitano nelle quattro palazzine di via Sicilia e Fiuli, al Villaggio Snia. Circa 5mila euro ad appartamento la cifra richiesta per diventare legittimi propietari della casa. «Vorremmo ricordare che tre anni fa ci siamo trovati già  costretti a pagare circa 8mila euro a famiglia per coprire le spese legali sostenute dal Cimep, Consorzio per l'edilizia popolare, che ha perso il ricorso fatto dai propietari del terreno - ha rimarcato Adriano Cappello, uno dei residenti e attivista di "Sinistra per Cesano" - La richiesta è quella di poter almeno dilazionare la somma stabilita per il riscatto degli appartamenti o rimandare il tutto almeno di un paio d'anni. Molti dei propietari non hanno la possibilità  di pagare». Coloro che fossero interessati all'offerta devono versare un primo acconto entro metà  del prossimo mese e il saldo a giugno. «L'intenzione è non pagare e cercare una nuova trattativa» ha concluso. «Ogni famiglia è libera di decidere - ha replicato l'assessore al Bilancio, Fabio Pometto - Ad ogni modo il diritto di superficie è garantito per 90 anni. La cifra è il frutto della perizia condotta secondo precise norme». 


Veniamo alla preoccupante situazione delle lastre di Eternit nelle Scuole M.L. King "Lastre eternit nel cortile della scuola":

Lastre di eternit abbandonate in un sottoscala del cortile della scuola media Martin Luther King. Timori fra i genitori per la salute dei figli, che tutti i giorni vivono e giocano a pochi metri dalla tettoia, dove il materiale, pare, giaccia dimenticato pare da circa un anno. La presenza delle lastre è stata avvistata da alcuni genitori all'uscita da scuola di piazza Duca d'Aosta. Allarmata una delle mamme ha segnalato la presenza degli eternit all'ufficio Tecnico del Comune per ben tre volte, l'ultima a fine settembre. Di fronte all'assenza di risposta, la successiva segnalazione agli sportelli di Assp per lo smaltimento dei rifiuti speciali, che hanno rinviato di nuovo la questione all'ufficio Ecologia del Comune. E' quanto si apprende nell'ultima lettera che la donna ha deciso di scrivere all'Amministrazione per invitare per l' ennesima volta a provvedere alla rimozione, a tutela della salute dei ragazzi che tutti i giorni frequentano la scuola.«E' un problema che non mi sento di esasperare nè minimizzare - ha dichiarato il dirigente scolastico, Gianfranco Taurino - Avevo già  provveduto a segnalarlo all'Amministrazione a fine settembre, non appena sono stato messo al corrente della situazione dai genitori. Siamo in attesa che intervenga una ditta specializzata per portare via il materiale».Sarebbero quattro i pannelli di eternit che giacciono in un sottoscala del cortile della scuola, coperti da una griglia facilmente rimovibile e a «portata di mano» degli studenti. Un pericolo per i ragazzi che tutti i giorni ci passano davanti all'uscita della scuola e quando svolgono attività  all'esterno dell'edifico scolastico. Per la rimozione del materiale, dal potenziale cancerogeno, la necessità  di un «procedura speciale». A inizio settimana un primo sopralluogo è stato effettuato dai tecnici dell'ufficio Ecologia, guidati dall'assessore Giuseppe Mazzacuva .«Provvederemo alla rimozione il prima possibile - ha assicurato Mazzacuva - Ci siamo subito attivati per accertare la presenza degli eternit e per cercare a risolvere il problema di smaltimento del materiale nel modo più corretto».Tempi e modi dell'intervento, che sarà  effettuato da «Gelsia Ambiente», ancora da definire. 


Passiamo al problema riufi "Prosegue l'emergenza rifiuti":

Un quartiere spaccato dall'immondizia: il Biulè ha iniziato ad affrontare uno dei suoi problemi, quello appunto della pattumiera gettata in modo indifferenziato, che ha portato alle circa 120 famiglie del quartiere multe per centinaia di euro. L'Amministrazione e «Gelsia» hanno voluto parlare del problema con la popolazione in una serata per far chiarezza. Numerosi i problemi sollevati dal pubblico, a partire da quelle isole ecologiche ove indistintamente e in qualsiasai giorno della settimana le persone gettano materiali di ogni genere. Una prima soluzione è stata portata dall'assessore Giuseppe Mazzacuva e da Francesco D'Ascanio responsabile «Gelsia», che hanno proposto «Potremmo chiudere le singole isole con dei cancelletti e dedicarne una ad ogni palazzo in modo tale che si possa controllare direttamente quali palazzi siano inadempienti. Starà  poi ad ogni cittadino dare un contributo indicando chi tra i condomini, eventualmente, continui a gettare materiale inappropriato». Una proposta piaciuta ai presenti, tranne che per l'autocontrollo: il timore di ritorsioni è alto. Si è percepito un senso di mancanza di fiducia, perchè i cittadini hanno riferito di aver denunciato in passato la presenza di auto senza bollo o discariche abusive, senza vedere immediato intervento da parte delle autorità  competenti. La riunione si è conclusa con la promessa dell'assessore Mazzacuva di reincontrare in capo a 15 giorni gli amministratori dei condomini e responsabili delle singole palazzine, in modo tale da mettere un primo mattone nella costruzione di un accordo generale. 


Passiamo ora a tre articoli dedicati al quartiere Snia e alle problematicità sollevate dai cittadini "Villaggio Snia: «Ci sentiamo abbandonati»":

Dimenticati, abbandonati, è così che si sentono gli abitanti del Villaggio Snia. «Le strade sono rovinate, piene di buche, per non parlare dei marciapiedi - ha commentato Cateno Toscano , uno dei residenti - Nemmeno il verde viene tenuto come si deve, tanto che l'erba della piazza alla fine l'ho dovuta tagliare io. E' da 22 anni che abito qui e la situazione sembra peggiorare sempre».In generale gli abitanti del quartiere chiedono innanzitutto una maggiore cura nella manutenzione ordinaria di strade e spazi pubblici. La denuncia è quella di un crescente degrado, la richiesta quella di maggiore attenzione da parte dell'Amministrazione.«Se le vie principali sono abbastanza curate, quelle secondarie giacciono in stato di completo abbandono - ha aggiunto Mario Mornata , altro cittadino che abita alla Snia - Ci sentiamo un po' dimenticati, anche dal punto di vista delle iniziative culturali e delle manifestazioni. Da anni non si organizza quasi nulla qui».«Almeno le fognature andrebbero sistemate - ha aggiunto Ilario Radice , anziano che vive nel quartiere da 80 anni - A mancare è proprio la regolare manutenzione, non tagliano nemmeno le siepi. Delle tante promesse fatte fino ad ora non è stato fatto ancora nulla».La colpa per alcuni, non è solo dell'Amministrazione, ma anche degli stessi abitanti che fanno sentire troppo poco la loro voce.«Servono iniziative comuni - ha aggiunto Antonio Nacchia , altro anziano residente - Abbiamo dei comitati di quartiere ma non sembra che facciano molto. Gli stessi consiglieri della Snia dovrebbero tenere un po' più le nostre parti. Basta dare un'occhiata alle "case colorate", in quale stato di abbandono si trovano».Fra i problemi più grossi anche quello della sicurezza.«Si sente parlare spesso di furti e reati di spaccio, che avvengono soprattutto nel parchetto - ha aggiunto Paola Girardi , residente nella zona - Vorremmo vedere girare un po' più spesso qualche agente di Polizia locale, anche solo per sanzionare le infrazioni del codice della strada». «Non ci sentiamo tranquilli - ha aggiunto Salvatore Tosi - Anzi ci sentiamo "dimenticati"». Controlli necessari anche per tenere sotto controllo immigrati e stranieri che in percentuale crescente risiede nel quartiere (almeno il 30 per cento dei residenti).«Se palazzi dei più vecchi sono fatiscenti spesso è perchè molti stranieri non pagano le spese condominiali - hanno aggiunto alcuni residenti - Si sente spesso parlare anche di immigrati che vivono nelle cantine, di piccoli monolocali che ospitano un gran numero di clandestini. Servono controlli più assidui per far in modo che queste cose non accadano».Un quartiere dove fra le questioni più urgenti c'è quindi quella dell'integrazione fra culture diverse.


«Serve un piano d'ambito e proposte per i giovani»:

«Quello che serve alla Snia? Un piano d'ambito territoriale». E' quanto sostiene Edgardo Zilioli , presidente del Comitato Snia, che da anni si batte per il Villaggio e i diritti dei suoi abitanti.   «In origine il quartiere è nato in funzione delle fabbriche che davano lavoro agli abitanti - ha raccontato Zilioli - Da allora si è sviluppato molto, ma a macchia d'olio, senza seguire una logica edilizia precisa. Se nell'immediato occorrono interventi al sistema fognario, a strade e marciapiedi, se si guarda al futuro è necessario capire in che direzione si vuole andare. Per farlo lo strumento migliore è proprio un piano d'ambito ad hoc da inserire nel Pgt. Serve dare un'identità  urbanistica alla Snia».Il presidente del Comitato non nasconde poi anche i problemi legati all'alto numero di immigrati.«Per permettere una pacifica convivenza è necessario prima di tutto che vengano fatte rispettare le regole - ha aggiunto Zilioli - Fra le urgenze interventi alla parte vecchia, ma anche maggiore sorveglianza delle Forze dell'Ordine. I cittadini devono sentirsi sicuri. Basterebbe iniziare a mettere in funzione il servizio di video-sorveglianza già  esistente».Fra i giovani promotori del Comitato della Snia, Matteo Gavioli ( nella foto ).«Dopo tante promesse di riqualificazione ci sentiamo messi da parte, è inaccettabile - ha spiegato Gavioli - A mancare la manutenzione delle strade, regole per i condomini, controlli più assidui. Fra i miei coetanei il sentimento comune è quello di essere poco considerati e male rappresentati da chi in Consiglio viene proprio dal Villaggio. Molti giovani se ne vanno da qui perchè per noi non ci sono proposte, stimoli. La paura è che il quartiere si trasformi in un dormitorio o peggio ancora in un ghetto. Le case nel frattempo perdono valore e il numero degli stranieri cresce sempre di più. E' necessario unirsi e iniziare a far sentire la nostra voce»


«Va affrontato anche il problema immigrati»:

Accanto al Comitato Snia, da un anno e mezzo c'è anche un nuovo organismo che si occupa del quartiere. E' il comitato «Insieme per il Villaggio», guidato da Natale Zappella ( nella foto ).   «Le promesse che ci sono state fatte sono tante, a partire dalla vecchia Amministrazione - ha ricordato Zappella - Il desiderio è quello di un intervento di riqualificazione del quartiere. Stiamo aspettando che venga presentato il Pgt proprio che capire che cosa vuole fare per il Villaggio l'Amministrazione comunale. Sono necessari interventi mirati».Ciò che deve essere fatto per contribuire al benessere dei cittadini è chiaro.«E' sotto gli occhi di tutti come il punto più critico sia la parte vecchia - ha aggiunto Zappella - Andrebbero sistemati prima di tutto le strade e i marciapiedi. Tuttavia un conto è rappezzare alla buona le buche nell'asfalto, un altro intervenire come u n piano urbanistico ben preciso».Insomma sia Comitato che associazione hanno sottolineato la necessità  dell'atteso «piano d'ambito» per il quartiere.«Certo un primo passo da fare è quello di provvedere almeno a interventi manutentivi non solo alle strade, ma anche per il sistema fognario e di illuminazione - ha spiegato il presidente dell'associazione - Altra necessità  l'impianto di dossi artificiali davanti alle scuole elementari, dove le suto sfrecciano a grande velocità , un pericolo per i ragazzi».Fra i temi che stanno a cuore a chi abita alla Snia anche quello dell'immigrazione.«Non serve a nulla far finta che il problema della convivenza non ci sia - ha affermato Zappella - Gli stranieri costituiscono almeno il 25 per cento della popolazione, ancora di più al Biulè. Far finta di niente non è giusto, anzi bisogna parlarne e trovare momenti di confronto. Il primo punto deve essere però il rispetto delle regole da parte di tutti, a prescindere dall'etnia».In conclusione la richiesta è quindi quella di maggiori controlli da parte della Polizia locale. 


Veniamo infine all'elezione della nuova Presidentessa dell'Anpi "Nuova elezione, «presidentessa» a capo dell'Anpi":

Confermato il passaggio di consegne all'«Anpi»: la nuova presidentessa della sezione cesanese è Michela Vaccaro . Prosegue così il trend tutto al femminile delle presidenze della sezione intitolata al partigiano Giuseppe Pellegatta: la nuova presidentessa infatti continuerà  l'operato di un'altra presidentessa, Elvira Calcagno . «I consiglieri e l'ufficio di presidenza al gran completo intendono continuare a portare avanti i valori dell'associazione per dare più forza all'antifascismo, più futuro per la democrazia in difesa ed attuazione dei principi costituzionali» ha riferito la neo-presidentessa, che ha voluto inoltre divulgare l'appuntamento per il tesseramento 2010 «Il 19 dicembre, dalle ore 10 presso la nostra sede, si terrà  l'usuale festa per il tesseramento: speriamo di vedere volti nuovi oltre che il riconfermarsi dei nostri associati». L'elezione della presidentessa si è svolto nella seduta del consiglio direttivo dello scorso 18 novembre, dopo che era stato votato all'unanimità  il nuovo consiglio Anpi al congresso annuale del 23 ottobre. All'insediamento ufficiale del nuovo direttivo è seguita la votazione per l'elezione del presidente: su proposta del consigliere Umberto Beggio , l'assemblea ha votato all'unanimità  la Vaccaro, in segno di forte considerazione. Sono stati poi determinati i membri dell'ufficio di presidenza: Libero Tezza ed Emanuele Cappello hanno ricevuto la nomina a vicepresidenti della sezione, la segreteria è spettata a Piera Lenzi . Mentre Miriam Ranzato, Teresa Santagada, Pierluigi Chiggiato ed Eligio Rizzi sono stati votati come consiglieri, il partigiano benemerito Umberto Ratti e Giacomo Chiantella hanno ricevuto la nomina a tesorieri. 

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