Rassegna stampa con le notizie relative a Cesano Maderno in edicola ieri e oggi, 16 e 17 Novembre 2010 . Iniziamo da Gabriele Bassani sul Giorno - Monza Brianza di oggi a pagina 14 "Due ex sindaci «spendaccioni» Vaghi e Ponti rigettano le accuse":
I mutui del Comune? «Scelte lungimiranti per il bene dei cittadini». I due ex sindaci di Cesano Maderno non accettano le neanche tante velate critiche che, quando se ne presenta l’occasione, l’attuale giunta rivolge ai loro mandati amministrativi, accusandoli di avere indebitato oltre misura il Comune negli anni precedenti, creando oggi una situazione di grossa difficoltà nel far quadrare i bilanci. Gigi Ponti, che fu sindaco di Cesano per tre mandati e Paolo Vaghi, primo cittadino dal 2004 al 2009, hanno citato anche il secondo presidente della Repubblica, Luigi Einaudi, che nel ‘48 scriveva: «Tutta la dottrina è concorde nel dire che le spese straordinarie hanno per caratteristica la distribuzione nel tempo e l’indebitamento trova la sua ragione anche nel fatto che le generazioni future, che godranno del beneficio della spesa, concorrano alla sua copertura». «Va detto, caro sindaco Romanò - incalzano Ponti e Vaghi - che è grazie a tali mutui se abbiamo messo a norma le scuole per i nostri fanciulli, sistemato piazze e vie del centro e della periferia, ha potuto inaugurare la nuova piscina, abbiamo dotato ogni frazione di una farmacia, ristrutturato e messo a disposizione di tutti il patrimonio storico monumentale della nostra città, compreso il Palazzo Arese Borromeo che tanto favorevolmente ha impressionato il Presidente del Consiglio (il riferimento è alla visita, di Berlusconi dello scorso mese di febbraio, quando a Palazzo Borromeo ha incontrato don Verzè per osservare da vicino l’Università di filosofia del San Raffaele). «A Cesano - fanno notare gli ex sindaci - l’indebitamento pro-capite di euro 1.074 certificato con il bilancio 2009 (peraltro in discesa rispetto al dato del 2008) è di circa il 30% inferiore alla media nazionale, come si evince da uno studio della Corte dei Conti che cifra tale media a euro 1.300 pro-capite». Secondo i predecessori della Romanò, le difficoltà economiche del Comune sono da ricercarsi piuttosto «nelle politiche di contenimento della spesa operate dal Governo Berlusconi nel corso degli ultimi anni, compresa la controversa cancellazione dell’Ici sulla prima casa (l’unica tassa federalista) che se da un lato ha certamente portato un giovamento ai cittadini, dall’altro ha messo in ginocchio tanti enti locali».
Vediamo quali sono state allora le ultime "accuse" rivolte ai due ex-sindaci dall'attuale amministrazione Lega-Pdl, sempre con Gabriele Bassani sul Giorno - Monza e Brianza a pagina 14 "L’assessore Pometto «Errori del passato»":
L’ultimo a lanciare l’allarme sui conti era stato l’assessore al Bilancio Fabio Pometto, che ha indicato il concreto rischio di mancare il patto di stabilità, con conseguenze gravi sul bilancio 2011. Aveva sottolineato che l’indebitamento della città «è cresciuto a oltre 39 milioni di euro, dato che nel 2008 faceva di Cesano il 5° comune superiore ai 30mila abitanti più indebitato della Provincia di Milano. Purtroppo questi sono i frutti di scelte del passato che prima o poi si pagano».
Passiamo alle notizie di ieri sul Giornale di Seregno "Commissione: salta l'accordo in consiglio":
Quando ormai tutto sembrava già stabilito, al momento dell'approvazione in sede di Consiglio comunale è saltata la commissione Pedemontana. «Meglio una conferenza permanente in seno alla commissione territoriale, che renda più snello il lavoro - ha dichiarato il capogruppo Pdl Luciano Rovelli al momento della nomina delle componenti - E' un emendamento che non vuole incidere sul senso ma sulla forma».Insomma nonostante gli accordi presi in occasione dell'ultima conferenza dei Capigruppo del 25 ottobre, la maggioranza sembra aver cambiato idea. La nuova proposta non è andata giù alla lista civica di ViviCesano.«Una commissione Pedemontana autonoma e paritetica ha sicuramente più significato, forza e valenza di qualsiasi azione promossa all'interno della commissione Pianificazione del territori - ha risposto Alberto Paolo Vaghi , capogruppo dello schieramento - Una commissione che approfondisca, discuta, faccia informazione su un tema di primaria importanza e determinante per gli sviluppi futuri della nostra città non può essere sottovalutata o peggio ancora cancellata».Impossibile per il momento trovare un accordo che soddisfi entrambe le parti e la Commissione è costretta a saltare.
Sempre sul Giornale di Seregno di ieri "Episodi di bullismo e petardi sullo scuolabus":
Scuolabus teatro di atti di bullismo. A denunciare l'accaduto sono i genitori degli alunni. «I nostri figli si rifiutano di salire sul pullman, hanno paura delle violenze dei compagni più grandi» hanno raccontato alcune mamme. Negli scorsi giorni un petardo è stato fatto scoppiare sul mezzo in corsa. La questione della necessità di sorveglianza sugli scuolabus è stata sollevata in un'interrogazione presentata nell'ultimo Consiglio Comunale dal consigliere del Pd Romeo Ruggero .«Pullman che si continuano a rompere, bambini che cadono e si fanno male, autisti che cambiano in continuazione e non conoscono le fermate - ha sottolineato Ruggero - Senza controllo può accadere di tutto».A rispondergli l'assessore all'Istruzione Marcello Mitrano , che ha ribadito come la presenza di una signorina sugli autobus non è prevista dagli accordi con la società di trasporti. «L'unico modo per trovare qualcuno che vigili sui ragazzi è cercare fra i volontari» ha concluso l'assessore. A intervenire sulla questione anche un altro consigliere dell'opposizione nonchè preside delle medie Salvo D'Acquisto, Pietro Nicolaci , che punta il dito sull'inadeguatezza del servizio di trasporti offerto. Il consigliere chiede infatti che venga fatta una verifica della rimessa utilizzata dalla società di trasporti che si è aggiudicata il servizio, nonchè dei requisiti professionali degli autisti.Nel frattempo i genitori hanno scritto una nuova lettera al sindaco Marina Romanò , sottolineando la gravità della situazione e chiedendo un colloquio per discutere il problema.«Durante il percorso i minori sono lasciati letteralmente soli a bordo dell'autobus - si legge nella missiva - Sarebbe superfluo evidenziare come tale servizio pubblico sia del tutto carente, a danno degli utenti».
Gabriele Bassani a pagina 13 del Giorno - Monza e Brianza del 16 Novembre 2010 "Il futuro della stazione divide il Consiglio. L’opposizione attacca il super parcheggio":
Solo parcheggio su più livelli o anche una piazza da vivere, con interventi a carico di privati? Sul futuro dell’area della stazione ferroviaria è scontro a distanza tra la Lega Nord in maggioranza, partito espressione del sindaco Marina Romanò, e la lista Vivi Cesano, che ha sostenuto la ricandidatura dell’ex sindaco Paolo Vaghi ed è oggi guidata dal consigliere Paolo Alberto Vaghi (omonimo). Quest’ultimo è intervenuto in consiglio comunale non tanto per difendere il progetto approvato dalla precedente Amministrazione e in sostanza bocciato dall’attuale («Possiamo discutere sull’altezza degli edifici, sul volume o sulla densità edilizia, sul segno architettonico, sui materiali, sul numero dei posti auto interrati», ha detto) quanto per chiedere un’ulteriore attenta riflessione sugli interventi da adottare nell’area della nuova stazione ferroviaria di interscambio, la cui realizzazione procede a ritmo spedito. Paolo Alberto Vaghi vuole mettere in guardia l’attuale giunta dai rischi connessi alla realizzazione di un progetto di parcheggio sia a raso che interrato, i cui costi, sostiene, sarebbero eccessivi rispetto ai benefici e la cui realizzazione comprometterebbe per sempre il futuro dell’area. «La precedente Amministrazione - spiega Vaghi - aveva sviluppato un differente progetto. L’area di via Volta era pensata come una nuova piazza urbana, con edifici a contorno, la piazza della Stazione. Il parcheggio interrato da 200 posti - continua Vaghi - ci costerà in prima fase 1.105.000 euro e complessivamente con impianti fotovoltaici, parcheggio biciclette e altro circa 3.700.000 euro, (buona parte del triennale). Un parcheggio a raso eseguito senza scavi potrebbe costare intorno ai 300-400mila euro. Tutto questo lavoro, cioè un impegno sul triennale impressionante per 50 auto in più, e un’ipoteca per progetti futuri e alternativi. Vale la spesa?». Per questo motivo la conclusione di Vaghi, a nome di tutta l’opposizione, è la richiesta di inserire al primo punto dell’ordine del giorno del prossimo consiglio la presentazione del progetto preliminare del parcheggio di via Volta, conti alla mano, «affinché ogni consigliere, indipendentemente da schieramenti precostituiti, lo possa valutare unitamente ai nuovi argomenti sollevati».
Di nuovo con il Giornale di Seregno di ieri "Nessuna bonifica all'ex cava Girardi. Pedemontana aggira il problema":
Piuttosto che bonificare l'ex «Cava Girardi», meglio girargli intorno. E' quanto emerge dal progetto definitivo presentato da Pedemontana Spa, nel quale l'area inquinata viene interclusa fra gli svincoli che le passano accanto aggirandola. La questione è stata sottoposta all'attenzione della Provincia con una lettera aperta del presidente del Consiglio comunale, Franco Busnelli . La scorsa settimana un'interrogazione in merito al destino del terreno è stata presentata anche dal consigliere provinciale Massimo Vergani . Nell'area, situata in via Corno di Cavento, nel 1980 era stato edificato un bacino di calcestruzzo della capacità di 213 metri cubi, utilizzato per ospitare rifiuti industriali di due ditte milanese, la Max Meyer e la Edil Scama. Tali materiali (solventi organici, clorurati e tetracloroetilene) sono ad alta concentrazione inquinante. Ogni anno nella cava venivano scaricati e interrati ben 100mila chili di vernici di scarto. Nel 1996 furono avanzati dubbi sulla tenuta del sito da parte dell'Ussl di Desio, al punto da fare emettere al Comune una prima ordinanza di bonifica e messa in sicurezza, di fronte alla quale i destinatari opposero un ricorso al Tar che fu vinto. Nel 2002 ci fu una nuova ordinanza che fece seguito ad accertamenti geologici ma venne poi revocata. Le perizie condotte avevano evidenziato la presenza di pericolosi solventi nelle acque della vicina falda da tetracloroetilene, superiori al limite consentito. Un prodotto dall'alto potenziale cancerogeno. In una lettera del giugno scorso il sindaco Marina Romanò scrisse a Pedemontana e Regione Lombardia, respingendo la proposta di ripartizione delle risorse per le opere compensative. «Tuttavia nel progetto definitivo di Pedemontana approvato lo scorso anno, il tracciato della nuova autostrada viene modificato e tale area inquinata finisce racchiusa fra gli svincoli, esclusa da ogni intervento di bonifica e compensazione. così emerge dall'interrogazione di Vergani. Secondo il consigliere l'atteggiamento tenuto «si pone in contrasto con la prescrizione del Cipe laddove viene indicata la salvaguardia dei valori storico-culturali e paesistico ambientali del contesto. Qui, infatti, siamo in presenza di uno degli ultimi esempi ben conservato di cascina ottocentesca, che verrebbe totalmente snaturata dall'insostenibile avvicinamento della nuova curva - ha aggiunto Vergani - Classico caso all'italiana, individuato il problema invece di affrontarlo lo si raggira ai danni del cittadino». A distanza di anni i rifiuti stanno ancora là sotto e continuano a preoccupare.
Tornando all'argomento mutui, dal Giornale di Seregno di ieri "Respiro alle casse, mutui rinegoziati":
Per dare più ossigeno alle casse comunali, l'Amministrazione sceglie di rinegoziare i prestiti. Dei 113 mutui accessi, 32 saranno rinegoziati per prolungarne la durata in modo da consentire spese correnti aggiuntive. «Ciò ci permetterà di avere 498 mila euro in più all'anno - ha spiegato l'assessore al Bilancio, Fabio Pometto - Con un tasso di interesse fisso del 10 per cento, i due milioni e 773 mila euro d'aggravio potranno essere dilazionati in 30 anni. Un risparmio effettivo di 409 mila euro l'anno, per dare respiro alle casse comunali».Tutti d'accordo sulla proposta, «purchè vengano spesi per scuola, servizi sociali e famiglie bisognose» ha dichiarato il capogruppo del Pd, Pietro Nicolaci . Più polemico l'ex sindaco Paolo Vaghi .«Basta parlare dei "debiti" lasciati in eredità dalla vecchia Amministrazione - ha sottolineato Vaghi - Si tratta di "prestiti" richiesti per il bene della città , servizi per i cittadini».
Infine dal Giornale di Seregno di ieri "Slitta il termine dei lavori all'ex Secondi":
Slitta di cinque anni il termine per la realizzazione dei lavori in via Solferino, mentre si annuncia un nuovo intervento in via Kennedy. Il primo progetto prevede che nell'area dove un tempo sorgeva l'ex Pietro Secondi, trovi posto un nuovo campus universitario, dotato di due aule, biblioteca e perfino uno spazio per una pinacoteca civica. Nell'ultima seduta del Consiglio comunale è stata approvata la parziale modifica della convenzione per i piani attuativi. Se prima il tutto doveva essere completato entro il gennaio 2012, adesso il termine ultimo sarà quello del 2017.«L'accordo precedente è stato in parte rivisto - ha spiegato l'assessore alla Pianificazione territoriale Fabrizio Bonafede - Se nel vecchio regolamento era previsto che l'operatore realizzasse subito gli interventi ad uso pubblico, con il nuovo schema potranno invece procedere fin dall'inizio dei lavori alla realizzazione della parte "privata", da mettere in vendita. In contemporanea, per lotti, saranno edificate le opere da cedere invece alla cittadinanza».Altra novità è la presenza di uno spazio dove poter ospitare la raccolta privata della Fondazione Talamoni, ospitate in una pinacoteca civica.
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