Su gentile segnalazione di Adriano Cattaneo di informaZona, pubblichiamo due articoli, con relative foto, apparsi sul settimanale il 30 Ottobre 2010, riguardanti la multa inflitta al Partito Democratico cittadino a causa di un manifesto "contestato". Il sindaco Marina Romanò sul manifesto del PD:
Caro direttore, questa sinistra non smette mai di stupirci in negativo! I metodi alla Franceschini che (per fortuna) tanti voti hanno fatto perdere ai compagni alle ultime elezioni nazionali, regionali, provinciali e comunali, continuano come se nulla fosse anche oggi. Cosa c’è di più vile nella politica se non un attacco alla persona ? Nulla, perché dimostra il vuoto assoluto sul piano delle idee. Qui a Cesano Maderno, dopo trent’anni di Giunte rosse, il colore dell’Amministrazione è finalmente cambiato e io mi onoro di essere sindaco di questa splendida città. Proprio accanto al Municipio, al di fuori della sede del PD, ieri è apparso un manifesto contro la Lega e contro il nostro Segretario Federale nonché Ministro, Umberto Bossi. Vi chiederete: su quale tematica politica avevano qualcosa da ridire ? Forse sulla sicurezza ? Forse sulla lotta alla mafia? Forse sull’urbanistica ? Sbagliato. Nulla di tutto questo. D’altronde, come potrebbero! Avessero fatto loro quello che i nostri Ministri stanno facendo in questi due anni! I compagni, sinistroidi e comunisti, hanno voluto ironizzare sul Ministro Bossi facendolo nel modo più meschino, attaccandolo sul piano personale.
Che vergogna! Non contenti hanno inoltre scelto un infelice e bugiardo gioco di parole per denigrare il nostro movimento e chi sta lavorando – bene – con passione e dedizione verso il territorio. Sì, purtroppo non c’è mai limite al peggio. Perché non hanno affrontato il Ministro Bossi sul piano delle idee, della progettualità e della politica ? Perché, in realtà, avrebbero perso in partenza, perché non avrebbero saputo cosa dirgli. Ma quello che mi offende in qualità di rappresentante delle istituzioni, eletta dal popolo, è che simili manifesti vengano affissi…senza alcuna autorizzazione ! Ebbene sì caro direttore, quel poster che i “rossi” tanto si beavano di aver posto sulla finestra all’esterno della loro sede, ormai deserta ad ogni ora del giorno, è stato messo senza le necessarie autorizzazioni da chiedersi in Comune. Eppure loro, che per trent’anni hanno occupato tutti i posti di potere di questa città, di procedure e regolamenti dovrebbero saperne parecchio! Quelle stesse persone che non perdono occasione per farci la morale su qualunque argomento, ecco che cascano sul più bello! Che dire se non… che tristezza! Ministro Bossi, avanti sulla tua strada, perché ormai nemmeno più chi dovrebbe fare opposizione riesce ad attaccarti a livello politico! - Marina Romanò, Sindaco di Cesano Maderno.
Il PD risponde al sindaco Marina Romanò:
Gentile Direttore, questo Sindaco non finirà mai di stupirmi. A causa di un manifesto onorato da una citazione nientepopodimeno che della Padania, apprendo che il Sindaco Marina Romanò è andata su tutte le furie! Riesco a capirla: certo, per una leghista è difficile pensare che si possa ironizzare sul "Senatur" o sulla Lega. Vuol dire toccare qualcosa di sacro. Marina Romanò si sente "offesa", e per il manifesto esposto presso la sede del PD "senza autorizzazione", ha mandato i Vigili affinché notificassero un'ammenda salata, come se si trattasse di un qualsiasi manifesto pubblicitario. Vorrei qui sottolineare che il Partito Democratico non reclamizza prodotti ma pensieri, e che le sanzioni contro la loro manifestazione - espressa nei limiti imposti dalla legge, avendo corrisposto anticipatamente i prescritti diritti di affissione - non sono solamente anticostituzionali, ma richiamano anche alla mente sistemi di repressione del dissenso che l'irritato signor Sindaco non dovrebbe condividere, se non confondesse le ideologie con le istituzioni. Il PD proporrà ricorso in tutte le sedi opportune contro quella sanzione che ha un odioso sapore di bavaglio, ma quello che voglio porre bene in evidenza è la "novità" rappresentata da un Sindaco che "scende in campo" per difendere il padrone del proprio partito. Un'altra volta Marina Romanò dimentica, come tutti i giorni, quale ruolo occupa. Dimentica di dover essere il Sindaco di tutti, di ricoprire un ruolo istituzionale che dovrebbe porla al di sopra delle parti per farsi garante di tutti i cittadini. Anche di quelli che non l'hanno votata e che forse non la voteranno mai. Non ho mai visto un Sindaco che "fa la guerra" invece di rappresentare tutti. A Cesano Maderno non era mai successo, con nessuno dei Sindaci degli ultimi trent'anni! Succede invece adesso, con il Sindaco "nuovo", che scatena il suo furore in una vicenda "ordinaria" e la fa diventare una sceneggiata! Questa è la vergogna vera, Marina Romanò, non il manifesto! Il problema, signor Sindaco, è che lei non ha ancora capito di essere un rappresentante delle istituzioni e non "un soldato della Lega", come ama definirsi. E purtroppo, se non lo ha ancora capito dopo sedici mesi, temo che non lo capirà mai. Se ne faccia una ragione e tiri le conseguenze, per il bene di una città splendida, che si dice onorata di rappresentare e che è stata costruita pezzo per pezzo in trent'anni di intelligente, capace e onesta amministrazione dai Sindaci che l'hanno preceduta. Comunque, se non altro, credo che dovrebbe ritenersi soddisfatta del suo primato, visto che in poco tempo è riuscita a battere tutti i record di danni amministrativi. Se non ci crede, provi a parlare con i genitori degli alunni che prendono il pullman o con quelli della Scuola civica di Musica, ascolti chi aspetta la manutenzione delle strade, il taglio dell'erba o le opere pubbliche, senta cosa pensano tutte le associazioni che da anni lavorano con impegno e dedizione sul nostro territorio. Da parte mia non posso che ripetere una cosa già detta tante volte: la sua Giunta si sta mostrando assolutamente incapace di amministrare - e di questa Giunta lei è il capo. Infine ci tengo a farle Sapere, signor Sindaco, che la sede del PD è aperta, e vi troverà sempre persone disponibili a confrontarsi sulle idee; basta che ce ne renda noto il contenuto, visto che Lei, e il suo partito, dite di averne. Ah, mi permetta di darle un consiglio prima di chiudere: la prossima volta, un articolo così, lo faccia firmare al Segretario della Lega. Il risultato è lo stesso, ma lei ci potrebbe guadagnare in "stile e credibilità". - Gianni Calò - Segretario del Partito Democratico di Cesano Maderno.
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