Rassegna stampa Cesano Maderno 23-10-2010

lunedì 25 ottobre 2010 |




Rassegna stampa con le principali notizie relative a Cesano Maderno in edicola Sabato 23 Ottobre 2010. Iniziamo dal complicato rapporto tra la giunta lega-pdl ed il mondo della Scuola. Cristina Marzorati sul Cittadino - Valle del Seveso a pagina 2 "Scuola e giunta, rapporto difficile":

Il rapporto tra questa amministrazione e il mondo della scuola è stato sin dall'inizio difficile. A fare da apripista a un duro confronto genitori comune è stata la mensa. Indimenticabili, purtroppo per l'allora assessore Claudio Scolari, le proteste di mamme e papà contro il rincaro del buono mensa, tema oggetto di una riunione richiesta dai genitori, ma dove, per motivi personali, sia il sindaco Marina Romanò che l'assessore Scolari erano assenti. La circostanza era stata preannunciata dagli stessi, accompagnata dalla richiesta di rinviare il confronto ad altra data. Così non era stato e la vicenda era arrivata in consiglio comunale, sostenuta da centinaia di firme che chiedevano la convocazione di una seduta aperta al pubblico, mai convocata. Altro capitolo si è aperto a settembre con la ripresa dell'attività didattica, quando il primo giorno di scuola i genitori hanno scoperto che il servizio scuolabus, rincarato rispetto all'anno precedente, non sarebbe partito prima di lunedì 20 settembre. Il 20 settembre mamme e papà hanno scoperto l'assenza della "signorina" sull'autobus, che svolge servizio di controllo, una nuova società di gestione rispetto alla "Bonfanti" e trenta bambini rimasti a piedi, perché iscritti troppo tardi. Anche in questo caso l'argomento è arrivato in consiglio comunale, ma soprattutto i genitori hanno chiesto di parlare con l'assessore alla Pubblica istruzione, Marcello Mitrano, e col sindaco, Marina Romanò. 

Le cose ormai sono chiare: il Comune ha mantenuto anzi ha aumentato il costo del servizio, ma per un bilancio ridotto all'osso ha tagliato sulla "signorina" dove possibile (bus per elementari e medie) e ha ottimizzato le corse, portandole da sei a cinque, peccato che trenta bambini oggi siano a piedi. Fa molto discutere anche il futuro della Civica accademia di musica sperimentale, il debutto era previsto il primo ottobre scorso, come ogni anno scolastico, ma oggi è ancora chiusa. La vicenda si era infiammata durante uno dei momenti più tranquilli della vita amministrativa, la consegna delle civiche benemerenze in occasione della festa di Cesano. Alla serata, anche per seguire i figli impegnati sul palco, c'erano diversi genitori, che al termine delle premiazioni avevano circondato il sindaco, chiedendo civilmente e cortesemente di riavere il servizio per i loro ragazzi. L'ultimo tassello della vicenda è di giovedì sera, quando l'assessore ha annunciato l'apertura a inizio novembre, ma la forma non è ancora chiara.


Vediamo quindi nel dettaglio i motivi dello scontro, ad iniziare dalla questione Scuolabus. Cristina Marzorati sul Cittadino - Valle del Seveso a pagina 2 "Scuolabus, i genitori incontrano l'assessore":

Nessuna dura presa di posizione come promesso, almeno sino alla prossima settimana quando l'assessore li convocherà ancora una volta. Nulla di nuovo sul fronte scuolabus, nonostante nei giorni scorsi diversi genitori abbiano ventilato una class-action contro l'appalto comunale per il servizio di trasporto oggi privo di una persona addetta al controllo dei ragazzi in viaggio, e soprattutto con trenta bambini rimasti a piedi. Martedì scorso mamme e papà si sono riuniti alla scuola elementare King, per cercare di capire cosa proporre al Palazzo. La finalità è stata sollecitare una richiesta di maggiore coinvolgimento e partecipazione, chiedendo a chi oggi porta i bambini a scuola, di salire sull'autobus e di garantire il servizio di controllo. Al momento la reazione è stata piuttosto freddina e allora l'unica cosa che rimane da fare, è aspettare la decisione del comune. «Certo, l'assessore non deve far passare un mese per dirci cosa voglia fare - sottolineano le mamme - ha promesso che ci incontrerà martedì prossimo e dovrebbe arrivare con una soluzione. Quello che chiediamo, lo ribadiamo ancora una volta: è avere sicurezza per i nostri figli e scuolabus degni di questo nome, nei giorni scorsi si sono registrate delle rotture e questo non deve avvenire. Se alla fine il confronto col Comune sarà negativo, decideremo come comportarci». 


Ancora Cristina Marzorati sul Cittadino - Valle del Seveso a pagina 2 "«Il punto più importante è la sicurezza, quanto è stato fatto rispetta le norme»":

Al suo predecessore, Claudio Scolari, non era andata meglio. Indimenticabile il lungo pugno di ferro con i genitori per l'aumento del buono mensa. Ma ora lui si trova davanti a un fuoco incrociato sul tema scuolabus. Assessore, cosa intende fare per i genitori che vogliono un servizio di controllo sugli scuolabus? "Martedì ho avuto un incontro con un gruppo di mamme; erano quattro e una di loro ha dato la disponibilità a svolgere il servizio di controllo. Ho chiesto poi di ampliare la proposta al Comitato genitori, d'altronde la legge ci consente di non avere questo tipo di servizio sui bus per elementari e medie." Il caso del figlio di Peppino Carlot (caduto e ferito su un bus la scorsa settimana) ha cambiato qualcosa? "Ma alla fine su quel viaggio c'era anche una signorina che presta servizio per le materne. Mi risulta che abbia invitano il bambino a sedersi bene e a togliere la cartella, cosa che non avrebbe fatto. Insomma, anche se c'è il controllo, incidenti di questo tipo possono capitare." In tema di trasporti rientra anche il caso della cooperativa per disabili "Il Seme", che rischia di rimanere senza volontari sui bus. Cosa potete fare? "Di questo tema e di tutto il quadro dei trasporti ne parleremo lunedì in giunta." Cosa pensa di tutto il clamore che si è sollevato attorno a questi casi? "Ognuno vuol far valere le proprie ragioni, certo il punto più importante è la sicurezza e tengo a ribadire che tutto quanto è stato fatto, ha rispettato le norme." 


Passiamo quindi al problema relativo alla Civica Scuola di Musica. Gabriele Bassani sul Giorno - Monza e Brianza a pagina 14 "L'Accademia raddoppia. La retta":

La Civica Accademia di musica è pronta a ripartire tra 10 giorni, ma con il raddoppio delle rette per le famiglie, unico modo, secondo il Comune, per garantire il servizio, dopo il taglio dei compensi ai docenti. Il piano è stato presentato l'altra sera dalla giunta comunale di fronte ad una platea di una settantina di genitori degli allievi iscritti lo scorso anno che non hanno certo fatto salti di gioia all'idea di dover sborsare 1180 euro per sette mesi di lezioni di musica, sebbene unanimemente riconosciute di altissimo livello grazie alla presenza di insegnanti altamente qualificati. L'assessore al Bilancio, Fabio Pometto, ha messo le famiglie di fronte alla dura realtà dei numeri: la Cams, Civica accademia musicale sperimentale di Cesano Maderno, l'anno scorso è costata complessivamente 140 mila euro, quest'anno grazie all'autoriduzione dei compensi da parte dei docenti c'è una previsione di spesa di 110 mila euro: il Comune è in grado di sostenere una spesa massima di 39 mila euro, tra struttura, utenze e personale, il resto deve necessariamente essere recuperato con le rette. 
Di qui l'esigenza di raddoppiare di fatto i costi, passando dai meno di 600 euro dell'anno scorso ai 1180 di quest'anno, scontati a 960 euro per i nuovi iscritti, al fine di incentivarne l'adesione. La formula proposta è quella di una retta mensile, che sarà di 140 curo (120 per i nuovi iscritti) da aggiungere alla quota d'iscrizione di 200 euro (120 per i nuovi iscritti). «Con questo piano, l'Accademia può riaprire già il prossimo 2 novembre per concludere i suoi corsi il 31 maggio 2011» ha spiegato l'assessore Pometto. I genitori però hanno rilanciato la proposta dell'Associazione di solidarietà sociale, costituita da buona parte di loro e che si è messa a disposizione ufficialmente per la gestione della scuola di musica. L'Amministrazione comunale però ha obiettato l'impossibilità di un affidamento diretto perchè trattandosi di un servizio pubblico avrebbe bisogno di una gara ad evidenza pubblica. A questo punto gli stessi promotori dell'Associazione hanno suggerito una terza via: la chiusura definitiva dell'Accademia civica per dare poi spazio ad una nuova scuola di musica, uguale in tutto e per tutto ma che sarebbe proposta dalla stessa associazione locale con la quale il Comune potrebbe stipulare una convenzione per garantire l'uso degli spazi e un sostegno economico. Sindaco e giunta si sono presi un paio di giorni di tempo per valutare con i funzionari la fattibilità tecnica di quest'ultima opzione.


Cristina Marzorati sul Cittadino - Valle del Seveso a pagina 2 "Cams, tre idee per cercare di salvarla":

Sono tre le idee per salvare la Civica accademia musicale sperimentale. Questo è l'esito dell'incontro di giovedì tra l'assessore al Bilancio, Fabio Pometto, e i genitori degli alunni della scuola di musica. Il dialogo è stato un susseguirsi di proposte, tra cui una diretta di mamme e papà, pronti ad accollarsi la gestione dei locali costituendo l'associazione Cams. In cambio? Il Comune deve pagare le spese vive (luce, acqua, gas), cedere gli spazi, concedere alcuni giorni sala Aurora e l'auditorium Disarò per organizzare eventi con cui autofinanziarsi. Quest'iniziativa comporterebbe l'indizione di un bando e la vittoria andrebbe al prezzo più basso a parità di servizio, quindi non è detto che vincano i genitori. L'alternativa? Il comune si dovrebbe togliere dalla scuola e l'associazione Cams sarebbe trattata al pari delle altre: nessun rimborso, solo un contributo. L'idea dell'assessore Pometto invece è di aprire la scuola il 2 o 3 novembre, per sette mesi, imponendo un'iscrizione di 120 euro ai cinque nuovi ragazzi, 200 euro per gli 89 già iscritti in passato, mentre la retta per i nuovi sarebbe di 120 euro al mese, 140 per gli "storici", fermo restando il taglio degli stipendi a direttore e insegnanti. La decisione finale all'incontro di settimana prossima. 


Veniamo all'argomento ambiente. Cristina Marzorati sul Cittadino - Valle del Seveso a pagina 7 "Erbacce ovunque, di chi e la colpa?":

«Sono mesi che vengo attaccato sullo sfalcio dell'erba, certo, sono l'assessore all'ambiente, ma il potere sui tagli non ce l'ho io». Più che una dichiarazione è uno sfogo quello di Giuseppe Mazzacuva, responsabile dell'Ecologia nella giunta di Marina Romanò; ora parla senza freni di uno degli argomenti al centro delle più accese contestazioni tra cittadini e Comune: il verde selvaggio nelle strade e nei parchi pubblici. Basta passeggiare su qualunque marciapiede, in centro o periferia, per venire "avvolti" da ciuffi d'erba che spuntano da ogni parte, piante che crescono a dismisura, aiuole  che sembrano foreste: la città si sente soffocata dal degrado. «Non passa giorno che all'ufficio Ecologia non arrivi una telefonata di  fuoco - incalza l'assessore - per carità, è nostro compito rispondere ai cittadini ma forse, e qui lancio una provocazione, dovrebbero fare un altro numero». Ossia? E qui il discorso si fa pesante e il dito  viene puntato su un "braccio" dell'amministrazione cesanese: Assp, cento per cento  partecipata comunale. «Parliamo di numeri per essere chiari - incalza Mazzacuva - se nel 2009 i soldi per il taglio del verde erano stati 660mila euro, quest'anno, per i ben noti problemi di bilancio, li abbiamo ridotti a  450mila euro. Assp per lo sfalcio del verde esternalizza alla cooperativa Solaris, ma non tutto l'importo viene girato ai lavori. Dei 450mila euro - continua - una parte considerevole, 200mila euro, rimangono ad Assp - per la gestione della sua struttura. 
Lo trovo  assurdo: se il lavoro viene affidato ad altri tutta la cifra che ho stanziato per tagliare il verde, deve andare in questa direzione. Così non è, nonostante Assp non abbia dipendenti direttamente coinvolti nell'operazione. La conseguenza evidente a tutti? Il servizio viene ridotto, passando da otto a cinque sfalci durante l'anno e da tre tagli a un solo sui cigli delle strade. Il disagio è lampante e certamente non mi fa piacere, oltretutto questo tipo di organizzazione sembra un'incredibile catena di Sant'Antonio». L'assessore va sul concreto: «Faccio l'esempio banale di un cittadino che chiama perché c'è l'erba alta davanti casa noi dobbiamo contattare Assp e Assp a ruota telefona a Solaris, una gestione costosa e farraginosa». Le ragioni dell'assessore sono chiare, ma cosa fare per risolvere il problema? «La scorsa settimana ho avuto una riunione molto lunga con Assp sul tema, è un anno che combatto; la prossima settimana avremo un altro confronto, le cose non possono andare avanti così».


Torniamo sulla questione parcheggio della stazione. In primo luogo leggiamo su informaZona a pagina 45 "Lega Nord sul parcheggio della nuova stazione ferroviaria":

Non capiamo e ci rammarichiamo del fatto che la Lista Civica ViviCesano definisca il nuovo progetto del parcheggio della stazione anacronistico ed antiestetico. Forse si dimenticano o lo fanno per opportunità, che il tanto declamato vecchio progetto dell'allora sindaco Paolo Vaghi prevedeva si un parcheggio interrato, tra l'altro di 172 posti rispetto agli attuali 219, ma e soprattutto una costruzione in superficie di ben sei piani da far eseguire al privato a cui affidarne la gestione per un costo complessivo d'intervento pari a circa euro 9.000.000,00. Alla faccia dell'estetica e dell'anacronismo tanto decantato. È vero consigliere Paolo Alberto Vaghi "1a nuova stazione sarà il biglietto da visita della città, è la prima cosa che vedranno le persone scese da un treno è un posteggio in ferro" ... ma la invitiamo a riguardarsi nel dettaglio il progetto; ovvero, meglio un posteggio a raso che un "cubo" di cemento in centro città, meglio un area di sosta ben integrata con il contesto ambientale circostante che un edificio fine a se stesso. Dov'era Lei quando veniva approvato quel progetto? Perche ha sempre taciuto andando contro il suo modo di pensare e vedere le cose? perché non ha mai sollevato il problema allora?... forse perché lo condivideva o forse perché era meglio stare zitti in campagna elettorale, piuttosto che scontrarsi al proprio interno! Facile uscire adesso sui giornali contro un progetto rifatto da altri e plausibilmente non condiviso. 
Ci mancherebbe altro, altrimenti non sarebbe dov'è adesso, all'opposizione in Consiglio comunale. Inoltre consigliere Vaghi, lei bene dovrebbe conoscere la fruibilità dei parcheggi interrati sul nostro territorio. Ci riferiamo al parcheggio di Binzago inserito nel progetto di "strade per vivere" del quale progetto le è stato dato l'incarico di progettista e direttore dei lavori dalla passata amministrazione. Il parcheggio inutilizzato e mai concepito dalla cittadinanza, e non ci si dica perché inadeguato e in precarie condizioni perché allora sarebbe ancora peggio. Si perché pagare con i soldi dei cittadini (euro 380.000,00) una struttura già allora inadeguata e da ristrutturare non ci sembra, ce lo consenta, lungimirante per una persona attenta alla vita sociale come Lei. Meglio allora un posteggio immerso nel verde, magari a "disco" al piano rialzato con maggiore possibilità di rotazione e di fruizione da parte dell'utenza, che un parcheggio nascosto, inutilizzato con conseguente sversamento di sosta parassita su marciapiedi e strade come succede quotidianamente oggi nel centro di Binzago. Che dire poi di bar ed edicole. Se guardasse meglio il progetto della nuova stazione, approvato non certo dalla nostra amministrazione, magari si accorgerebbe che l'utenza ferroviaria troverà di fatto tali esercizi già all'interno della struttura senza andare a innescare conflitti con gli esercizi commerciali esistenti di Via Volta, che dovranno essere giocoforza tutelati ed agevolati, stante il disagio a cui senza dubbio andranno incontro. 
Ed è in quest'ottica che il nuovo parcheggio dovrà servire anche e soprattutto per le attività commerciali presenti, cercando con una ridefinizione urbanistica del centro di creare quel luogo di aggregazione che lei vorrebbe al posto dell'area di sosta. Vero poi, è che di progetti di bar lei se ne intende, non da ultimo a seguito di un ennesimo incarico avuto dalla vecchia amministrazione, ne ha predisposto uno per l'inserimento all'interno di Palazzo Borromeo di un bar-caffetteria. Si, una caffetteria all'interno di una villa storica.. poi magari ci facevate anche un ristorante e ancora meglio un servizio catering nello scantinato... così che anche gli affreschi e le statue seicentesche potessero saziarsi di prelibatezze locali. E poi viene a dirci che, noi, stiamo sviluppando progetti anacronistici ed antiestetici. Che coraggio. Si vergogni! Per tutto quanto sopra siamo sempre più convinti delle scelte fatte dalla Giunta e sempre più fieri di rappresentare quella parte della destra giudicata culturalmente "poco sensibile".


Vediamo quindi la risposta di Alberto Vaghi grazie a Cristina Marzorati sul Cittadino - Valle del Seveso a pagina 3 "Lega Nord e Vaghi, l'architetto ribatte «Senza argomenti»"

Prosegue la bagarre tra la Lega Nord e il capogruppo di "ViviCesano", Alberto Vaghi, sul progetto del parcheggio di via Volta al servizio della nuova stazione. Se Vaghi invitava dalle colonne del nostro giornale la maggioranza a ripensare all'opera, la Lega in un comunicato aveva ribattuto sostenendo la bontà di un posteggio in superficie e in parte interrato al posto di un "cubo di cemento". «In assenza di argomenti - risponde Vaghi - la Lega Nord mi ha attaccato sul piano personale. Preciso, la Lega, non la maggioranza. Il suo comunicato mi interpella in merito al parcheggio interrato di Binzago (e diversamente da quanto riportato nell'articolo, non ho mai partecipato alla sua progettazione e direzione lavori) e al progetto non attuato della caffetteria di palazzo Borromeo (il cui nesso con via Volta non mi è chiaro). Il tono del comunicato, per quanto riportato nell'articolo, lascia intendere ai lettori che il sottoscritto non ha titolo per mettere in discussione il parcheggio di via Volta, perché ha avvallato la valorizzazione e il corretto utilizzo di un parcheggio esistente in Binzago, nell'ambito del progetto di riqualificazione urbana "Strade per vivere" premiato dalla Regione Lombardia; non solo il sottoscritto ha contribuito alla progettazione di una caffetteria all'interno del Borromeo. Se i signori della Lega hanno avuto modo di frequentare musei, pinacoteche e auditorium in nobili dimore, avranno concluso la loro visita al bookshop e al caffè collocato all'interno».  


Cristina Marzorati sul Cittadino - Valle del Seveso a pagina 3 descrive il piano di investimenti della Giunta per i prossimi anni "Piano triennale: prima l'ambiente e poi le scuole":

Quindici milioni e 294 mila curo da investire in opere nell'arco di tre anni. Due milioni e 170 mila euro saranno spesi nel 2011. Sono i numeri del bilancio triennale delle opere pubbliche, ossia i costi che sosterrà l'amministrazione comunale per realizzare una serie d'interventi in città. I cantieri che si apriranno saranno quindici, davvero pochi, ma d'altronde i soldi in cassa sono ridotti al minimo. Scorrendo anno per anno le singole voci, per il 2011 si punta molto sul verde, con i 580 mila euro che serviranno alla costruzione dell'asse ciclabile dalla Tangenziale sud alla nuova stazione ferroviaria passando per la Sacra Famiglia. Per una spesa di un milione e 50 mila euro, proseguiranno i lavori connessi proprio alla stazione ferroviaria, mentre 205 mila euro contribuiranno al mantenimento di Parco Borromeo, in particolare al restauro conservativo di alcune sculture distribuite nel giardino. Nell'arco dei dodici mesi del prossimo anno s'investiranno 150 mila euro per la progettazione del riuso dell'ex scuderie del Palazzo; non è un segreto che l'amministrazione qui voglia collocare l'Isal. Sorrideranno poi gli abitanti del Villaggio Snia, grazie alla chiusura del cantiere per la riqualificazione di via Friuli. 
Attraverso un investimento di 185 mila euro sarà completato il percorso ciclopedonale, verrà realizzata definitivamente la rotatoria all'incrocio con via Biulè e sarà arretrato il muro all'altezza di via Vicenza. Nel 2012 l'investimento totale raddoppierà toccando quota 5 milioni e 529 mila euro e mirerà in particolare alla riqualificazione delle scuole: 770 mila euro serviranno alla manutenzione straordinaria della scuola media Salvo D'Acquisto, compresi interventi esterni per il contenimento energetico; lo stesso intervento coinvolgerà anche l'elementare Minotti per un costo di 392 mila euro, 855 mila euro saranno spesi alla media di via San Marco, 182 mila euro al nido di via San Marco a Molinello per una serie di adeguamenti normativi. Oltre un milione di euro porteranno alla rinascita dell'ex scuola media Fermi, che diventerà sede della polizia locale e 588 mi1a euro porteranno alla ristrutturazione dell'ala nord di Palazzo Arese per la collocazione degli uffici comunali, in particolare del settore tecnico. Il 2013 invece tra le opere di spicco annovera la costruzione di una palestra omologata annessa alla scuola elementare Borghi di Binzago.


Passiamo alla polemica interna al centrodestra sulla quesitone della "colonizzazione" della politica Cesanese. Cristina Marzorati sul Cittadino - Valle del Seveso a pagina 3 "Sergio Maggioni critica la politica «colona», senza cesanesi: tanti consensi, ma da Palazzo gran silenzio":

Sergio Maggioni lo aveva scritto: «Sollecito l'idea di creare un Comitato cesanese di Pubblica tutela» e oggi la diatriba tra "ViviCesano" e Lega Nord ha tanto il sapore del ritorno a vecchie maggioranze di centro. Tutto è nato da una lettera scritta dallo stesso Maggioni, nome di spicco del mondo della politica anche a livello nazionale: fu ai vertici del Ppi. Maggioni si è espresso contro la giunta Romanò, priva di un'ossatura cesanese. «Nonostante molte personalità rilevanti politicamente - ha scritto in una lettera - abbiano lavorato per il successo della coalizione, nessuno è stato poi chiamato a un impegno amministrativo. L'aver investito della carica di assessori e vicesindaco persone non cesanesí, è stato uno schiaffo cocente. E' evidente che è prevalsa una strategia politica nata altrove». Conseguenza? «I soloni chiamati dall'esterno sono stati bollati come politici incapaci. Un partito serio (Pdl) i cui assessori fossero stati sviliti, avrebbe dovuto reagire, si pensava almeno che avrebbe fatto tesoro della debacle e chiamato l'intellighenzia cesanese al governo della sua città. Nulla di tutto ciò è accaduto, anzi Cesano ha rinunciato a due assessorati e la gestione delle aziende pubbliche è stata assegnata a extracesanesí. E'venuto il momento che i cesanesi riprendano nelle loro mani il destino del loro comune, sollecito dunque l'idea di un Comitato cesanese di Pubblica Tutela». In seguito Maggioni ha ricevuto diverse parole di sostegno, silenzio assoluto dal Palazzo. 


Infine riportiamo l'articolo di Gionata Pensieri sul Cittadino - Valle del Seveso a pagina 2 "Medie, Comitato genitori nuovo. Un sito per comunicare meglio":

Stefano Sandon è il nuovo presidente del Comitato genitori delle scuole medie Salvo D'Acquisto. Giovedì sera i genitori sono stati convocati in via Cozzi per eleggere il nuovo organo di rappresentanza dei genitori, che succede a quello presieduto da Giampaolo Milazzo. Milazzo rimette i propri incarichi (come tutto il suo direttivo) perchè non ha più figli nella scuola media. Sandon sarà affiancato da Ferruccio Gambirasio, rappresentante della scuola media di via Cozzi, Maria Rosaria Donnarumma, rappresentante di via San Marco, e dal tesoriere Rita Viscomi. Oltre al nuovo Comitato genitori è stata formata la nuova commissione mensa, formata da Gianluca Riccobene, Ettore Oltolini, Wanda Biasin e Adriana Rossi. Questo nuovo gruppo dovrà coordinare l'impegno dei genitori per supplire alle tante criticità a cui la scuola deve far fronte, come sottolineato anche dal preside Pietro Nicolaci: «Il Comitato si occupa di aspetti organizzativi in sussidiarietà con la scuola. Con le recenti finanziarie abbiamo dovuto fare i conti con notevoli tagli al nostro bilancio - ha spiegato Nicolaci - non per questo però ci siamo seduti. Abbiamo fatto tanto. Le nostre classi sono meno affollate della media e abbiamo una notevole presenza di insegnanti di sostegno per i nostri ragazzi disabili». Le indicazioni del Comitato, passando attraverso il consiglio d'istituto, sono utili per orientare le scelte della scuola. Il primo scoglio che il neo comitato dovrà affrontare sarà quello dei trasporti scolastici, tema che sarà sicuramente all'ordine del giorno nel prossimo incontro. Al vaglio anche proposte per migliorare e velocizzare le comunicazioni tra i genitori (per facilitarle Nicolaci ha anche sottolineato l'utilità del sito intemet della scuola, appena aperto).  

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