Rassegna stampa Cesano Maderno, 7-9-2010

martedì 7 settembre 2010 |





Rassegna stampa su Cesano Maderno di Martedì 7 Settembre 2010, con notizie trovate oggi in edicola sul Giornale di Seregno.


Pagina 15 "Periodo di riflessione per Busnelli intanto c'è il vice"

«Rimettiamo al presidente del Consiglio comunale le prossime scelte in merito al suo incarico». Nessuna valenza politica, ma questioni di tipo strettamente personale, dietro l'annuncio di Franco Busnelli, che due settimane fa aveva comunicato al sindaco l'intenzione di lasciare il proprio posto, sollevando curiosità e congetture sulla valenza di questa scelta. Dopo il confronto con il diretto interessato e con la prima cittadina, per il Pdl è arrivato il momento di fare il punto della situazione: «Come già sapevamo - ha spiegato il capogruppo Andrea Rovelli - non ci sono problemi politici alla base della decisione di Busnelli. Ora non vogliamo mettergli pressione, ha a disposizione il tempo che gli serve per occuparsi delle questioni che l'hanno spinto a questo gesto, purché si tratti di un periodo ragionevole, al termine del quale decida se formalizzare le dimissioni o tornare al suo posto». Nel frattempo, dunque, la presidenza sarà in carico al vice di Busnelli, il leghista Mario Oltolini. «Per ora - ha concluso Rovelli - non stiamo valutando ipotesi per una sostituzione. Lo faremo se e quando le dimissioni saranno reali». 


Pagina 15 "Rifiuti e ambrosia negli orti incolti" 

Ambrosia in grandi quantità, erbacce, rifiuti. Una situazione desolante quella che si presenta agli occhi di chi si aggira nei dintorni del cimitero di San Bernardo. Il degrado si sta abbattendo giorno dopo giorno sugli orti comunali rimasti inassegnati e incolti per troppo tempo. Solo una decina gli appezzamenti affidati, quaranta restano «selvaggi». A denunciare il problema è Vittorio Costantini, capo- gruppo della lista all'opposizione «Insieme per Cesano»: «Il 10 giugno il Consiglio comunale aveva deliberato una modifica al regolamento - ha ricordato - così da poter assegnare gli orti più facilmente e velocemente. Ma ad oggi tutto tace e, al posto degli orti comunali che potrebbero essere utilizzati da anziani e meno anziani e rappresentare, oltre che un hobby, anche una fonte di risparmio, assistiamo a uno spettacolo indecoroso, una situazione certo non con- sona a un Comune che si fregia del titolo di Città». 
Il consigliere spiega di aver ripetutamente segnalato la situazione all'Amministrazione, lamentando anche la «misteriosa sparizione della delega "alle piccole cose"», venuta meno con il rimpasto di Giunta di qualche mese fa. «Non avendo più questo assessore a cui rivolgermi - ha proseguito Costantini - non mi resta che censurare pubblicamente la mancanza di attenzioni di questa Amministrazione, ben rappresentata dallo stato pietoso e indecente degli orti di Cassina Savina». «Abbiamo fatto di tutto per poter andare nella direzione di una veloce assegnazione di questi terreni - ha spiegato il sindaco Marina Romanò - Il precedente regolamento era molto restrittivo e ci siamo impegnati per modificarlo rendendo più facile l'accesso agli orti. Ora, però, è necessario svolgere le dovute verifiche per le assegnazioni, a cui gli uffici stanno procedendo». 


Pagina 13 "«Divorzio» tra Cesano e la collezione di orologi di Fiorenzo Barindelli"

Gli Swatch del «World Museum» dicono addio a Cesano. Contrasti e incomprensioni con l'Amministrazione si trascinano ormai da mesi ma ora il «divorzio» pare essersi consumato definitivamente. «Il museo non esiste più - ha confermato il suo ideatore e presidente, l'architetto Fiorenzo Barindelli - Sono tre mesi che lo smontiamo pezzo a pezzo, non ci sono le prospettive per poter andare avanti». Massimo collezionista al mondo dei famosi orologi svizzeri - è detentore del Guinness - Barindelli ha occupato le stanze di Palazzo Arese Jacini a partire dal 2003. Da qualche mese, è nelle mani del suo avvocato il contrasto di tipo economico che lo vede contrapporsi all'Amministrazione Romanò, in gioco ci sono le spese di gestione per gli spazi occupati dal museo. 
Proprio questa vicenda è alla base della decisione di mettere la parola «fine» all'esperienza del «World Museum», con tutta l'amarezza e la delusione che ne conseguono: «Ho portato il nome di Cesano nel mondo - ha fatto notare l'architetto - su mezzi di comunicazione prestigiosi come "Vogue", e sono offeso per quanto ho ricevuto in cambio. Non chiedevo feste o tappeti rossi, ma almeno un po' comprensione e il riconoscimento di quanto fatto per questa città». Mentre la Borsa Scambio che vede protagoniste le colorate lancette si è spostata da Cesano a Melzo, che l'ha ospitata con successo la scorsa domenica, la raccolta di orologi rimossa da Palazzo Jacini diventa ora la «Barindelli Swatch Collection»: «Ci vorrà tempo per la catalogazione - ha spiegato lui - Io continuerò a rispondere alle richieste di chi mi chiede consulenze, poi la collezione sarà pronta per girare». 


Pagina 13 "Chiude dopo i vandalismi il parco di via De Medici"

Chiude per almeno un mese il parco della «Baruccanetta». La colpa è dei vandali. La porta d'ingresso divelta, reti tagliate di netto, panchine e cestini sradicati e addirittura bruciati, giochi danneggiati. Questo lo sconsolante bilancio degli ultimi atti di teppismo registrati in via De Medici. Ad accorgersene, all'inizio della scorsa settimana, i volontari della Protezione Civile che si occupano di aprire e chiudere l'area. «E' la prima volta che i danni sono così numerosi - ha raccontato Gianfranco Allegretti, segretario dell'associazione - ma davvero questo par- chetto è un po' "disgraziato". Spesso le segnalazioni riguardano gli schiamazzi». Ad «occupare» la zona, pare, qualche comitiva di ra- gazzi le cui malefatte, già in passato, avevano costretto ad anticipare la chiusura del parco dalle 21.30 alle 16. «Sembrava che la si- tuazione fosse migliorata - ha aggiunto - e gli orari sono tornati quelli originari, ma in seguito a questi danni il Comune ci ha comunicato la chiusura. Un peccato per le famiglie che frequentavano il parco, ma anche da parte dei residenti in zona le lamentele erano molte». Porte chiuse, dunque, da venerdì: «Assp sta procendendo alle verifiche sull'entità dei danni - ha spiegato il sindaco Marina Romanò - Poi sarà necessario studiare un progetto per rimpiazzare giochi e altri arredi rovinati». Nel frattempo è stata presentata una denuncia contro ignoti. 


Pagina 14 "«Decisione imprudente, Comuni ne hanno approfittato»"

«Adesso la Provincia corre ai ripari alzando il limite a 80 chilometri orari? Cosa devono fare gli automobilisti multati, correre dietro ai loro cambi repentini?». Erano già intervenuti a dire la propria sull'abbassamento dei limiti di velocità in Superstrada, puntando il dito in particolare contro gli autovelox e le molte multe. Ora, i rappresentanti di «Codici» - centro per i diritti del cittadino, con sede a Seveso - commentano le ultime novità in materia: «Se le proteste sono bastate per portarli a cambiare idea in così poco tempo - ha spiegato Davide Zanon, coordinatore regionale - allora non è così vera la motivazione secondo cui il limite era stato abbassato a 70 a causa del manto stradale pericoloso. Riteniamo sia stata imprudente la decisione presa dall'Amministrazione Provinciale anche alla luce dell'atteggiamento dei Comuni che non hanno perso tempo approfittando della situazione per cercare di salvare le proprie finanze». «Codici» chiede che tutte le multe erogate a partire dall'abbassamento del limite vengano annullate. Inizierà inoltre una raccolta firme per un ulteriore innalzamento a 90 chilometri orari. 


Pagina 15 "Il Pd contro gli aumenti dello scuolabus"

«Dopo la mannaia che si è abbattuta sulle tariffe delle mense scolastiche, ora è il turno dei trasporti». Il circolo del Partito democratico cesanese commenta così i cambiamenti che vedranno aumentare il costo del servizio scuolabus del 10 per cento. Una maggiorazione che, secondo il comunicato firmato dal segretario Pd Gianni Calò, «non trova alcuna giustificazione, in quanto la nuova ditta che si è aggiudicata l'appalto, la campana "Angelino', ha ridotto il costo annuo di oltre il 30 per cento, passando da 296.449 euro, che il Comune ha pagato per l'anno scolastico passato, ai 201.568 che saranno richie- sti per quello entrante» «Una forte riduzione - prosegue il testo dei democratici ma minori servizi. Verrà infatti eliminata l'assistenza a bordo per gli scolari, ad eccezione delle materne, e così gli autisti dovranno anche sorvegliare i nostri giovani cesanesi. 
Inoltre verrà tolto un pullman, con le conseguenze che tutti possono immaginare, ovvero meno fermate e servizio inferiore». «L'aumento dei costi per le famiglie era stato deciso già in fase di bilancio preventivo e non è legato al risultato della gara d'appalto - ha precisato il sindaco Marina Romanò - La quota coperta dalle famiglie resta comunque a un livello moderato, dal 19 al 26 per cento». Quanto al tipo di servizio offerto con il nuovo anno scolastico, la prima cittadina ha spiegato che la riduzione dei mezzi - da sei a cinque - avviene nell'ottica di una «ottimizzazione». «C'erano pullman che giravano semivuoti, abbiamo voluto concentrare e organizzare meglio le zone servite», ha spiegato, aggiungendo che, per quanto riguarda l'assistenza a bordo «dall'analisi di quanto accaduto negli anni precedenti, non sono state evidenziate situazioni che rendessero indispensabile il controllo dei ragazzi». 


Pagina 14 "«Manto da sistemare, la Provincia trovi i soldi»"

«Autovelox? No grazie». E' la risposta di Silvano Rovagnati, assessore alla Sicurezza, a chi chiede se verranno installati sistemi per la rilevazione della velocità sul tratto lentatese della Milano-Meda. «Non vogliamo fare cassa in questo modo. Gli autovelox sono le nefaste conseguenze delle infami regole del patto di stabilità, che costringono i comuni a recuperare soldi in modo improprio», ha aggiunto l'assessore leghista, che ha poi proseguito: «Non ha senso mettere un autovelox in superstrada. Ha invece un senso nelle strade urbane che vengono percorse ogni giorno da automobilisti a velocità folli. Solo per questo motivo li utlizzeremo. Per fare prevenzione». Dello stesso avviso anche il sindaco Massimo Sasso: «Lentate non metterà nessun autovelox sulla Milano-Meda. Trovo assurdo che per fronteggiare l'incuria del tratto stradale si debba abbassare il limite di velocità e fare cassa con le multe. E' il principale accesso a Milano e per questo deve essere oggetto di adeguati investimenti: è impensabile che sia insicuro. Non è nemmeno ragionevole pensare che la gente vada a 70 km/h su una simile strada». In questi giorni si vocifera di un innalzamento del limite ad 80 km/h. Sasso commenta così la proposta: «Non si risolve in questo modo il problema. La Provincia deve trovare i soldi per risistemare il manto al più presto. Soldi che potevano essere trovati decidendo di riqualificare il tratto di Superstrada da Cesano a Lentate, come avevo a suo tempo proposto assieme agli altri sindaci della zona». 


Pagina 14 "«Pronti a sostenere chi farà ricorso»"

Dalla parte di chi esprime posizione per un innalzamento dei limiti, perplessi sull'operazione attuata, pronti a sostenere chi sporgerà ricorso contro le multe. Anche l'Unione artigiani di Monza e Brianza si è espressa con chiarezza, proprio pochi giorni fa, a proposito della Milano-Meda e della sue novità estive. «Abbiamo l'impressione di essere di fronte a una "operazione estiva" che riesce difficile inquadrare solo nell'ottica di tutelare la sicurezza - ha sostenuto il segretario generale Marco Accornero - Sarebbe stato più opportuno se le Polizie locali si fossero astenute dal posizionare autovelox almeno fino alla fine di settembre, impegnandosi piuttosto in una seria campagna di comunicazione». «Rappresentiamo un nutritissimo numero di autotrasportatori e tassisti infuriati - ha aggiunto il presidente Walter Mariani - senza contare le decine di artigiani che quotidianamente percorrono la Milano-Meda. Non possiamo non plaudire alle dichiarazioni di Dario Allevi sui limiti più opportuni per questa strada, annunciando che siamo pronti a sostenere legalmente tutti gli associati che intendono fare ricorso contro i verbali ricevuti». 


Pagina 14 "I commenti di Grimoldi, Alboni, Romeo e Allevi e oggi la questione arriva in Giunta provinciale"

La politica commenta e si muove, il caso sollevato dall'abbassamento dei limiti in Milano-Meda continua a far discutere. L'ultima presa di posizione è quella di Paolo Grimoldi, deputato della Lega Nord: «La decisione presa forse con eccessiva leggerezza da Milano penalizza di fatto migliaia di automobilisti brianzoli, e non solo - ha dichiarato - Era necessaria una soluzione concertata e attenta alle necessità di chi quella strada la percorre tutti i giorni. Se si vogliono attuare interventi di messa in sicurezza, ben vengano: ma è chiaro che devono tradursi nella manutenzione dell'asfalto e non in una pioggia di multe». La questione, discussa in un vertice ad hoc con l'assessore provinciale alla Sicurezza Stefano Bolognini, verrà affron- tata proprio oggi dalla Giunta della Provincia milanese. Anche dalla Regione, nei giorni scorsi, sia il fronte leghista che quello pidiellino sono intervenuti con le dichiarazioni e le richieste di ripensamenti - rispettivamente - di Massimiliano Romeo e Roberto Alboni. Il primo è autore di una lettera all'assessore provinciale ai Trasporti Giovanni De Nicola, con la richiesta di innalzare a 90 chilometri orari l'attuale limite, come proposto anche dal presidente della Provincia di Monza e Brianza Dario Allevi. «La strategia del gambero - ha fatto notare Alboni - più che portare sicurezza, fa imbestialire gli automobilisti. Percorro la Milano-Meda ogni giorno e parlo con cognizione di causa, questi limiti sono improponibili». 


Pagina 14 "In Superstrada si passa agli 80 all'ora e arriva la terza corsia"

«Molte polemiche sui dettagli, l'obiettivo è migliorare questa strada che troppo spesso è un "parcheggio a cielo aperto"». La scorsa settimana, la Superstrada Milano-Meda - è stata oggetto dei sopralluoghi dell'assessore ai Trasporti della Provincia di Milano Giovanni De Nicola. Molte le critiche piovute nell'ultimo mese sulla decisione di abbassare i limiti di velocità, nel tratto di competenza provinciale - da Cormano a Meda - a 70 chilometri orari. «Una scelta dettata dalla necessità di garantire la sicurezza degli utenti - aveva spiegato l'assessore - in presenza di un manto stradale molto ammalorato e che potrà essere rifatto solo quando ci saranno le risorse economiche, poiché la spesa richiesta è di circa 6,5 milioni». Molti gli scontenti, pronti a segnalare le bizzarrie del nuovo corso, con limiti scesi a 70 all'ora su molti rettilinei e rimasti a 90 in curva. «Da ottobre, una volta completate alcune opere di manutenzione e di segnaletica, li porteremo tutti a 80 - ha annunciato De Nicola - in modo da creare una situazione omogeneità tra Lentate e Cormano». «E' giusto dare continuità - ha proseguito e gli 80 all'ora appaiono una soluzione praticabile». In molti, e tra questi figurano nomi di politici come il presidente di Monza e Brianza Dario Allevi, chiedono di arrivare almeno a 90: «Non è una trattativa - ha replicato l'assessore - Ci sono tecnici che hanno indicato la velocità a loro giudizio consigliabile. Ci si perde nei dettagli. Perché tutti parlano di velocità massime e non di tempi di percorrenza? sono questi il vero punto dolente di questa strada, che nelle ore di punta sembra un parcheggio più che un'arteria». 
Per questo, nel futuro c'è la terza corsia: «Esiste già uno studio preliminare in merito - ha spiegato De Nicola - per il tratto che va da Cesano a Paderno, un totale di 7 chilometri. Nel 2011 dovrebbero inizare i lavori per l'allargamento in entrambi i sensi di marcia». L'obiettivo è completare l'opera entro l'Expo 2015, data in cui dovrebbe essere pronta anche la Pedemontana, che si innesterà su un altro tratto della Superstrada. Il ri- schio è quello di un cantiere ininterrotto nei prossimi quattro anni: «Il problema è chiaro, coinvolgeremo gli enti locali per minimizzare i disagi. Ma non possiamo esimerci dal colmare l'enorme gap strutturale che l'area del milano rispetto all'Europa». Un'ultima annotazione riguarda i tanto temuti e criticati rilevamenti della velocità: «La Provincia non possiede autovelox - ha precisato l'assessore né ha autorizzato i Comuni a installare postazioni fisse, mentre resta la possibilità di utilizzare quelle mobili, come è stato fatto a discrezione di ogni ente. Stiamo sistemando invece impianti video in corrispondenza di alcuni ponti, che però avranno l'unico scopo di monitorare il traffico senza nulla a che vedere con il rilevamento della velocità». «Troppe polemiche sui dettagli, perché non si fa mai riferimento ai tempi di percorrenza? Lavoriamo per sbloccare questo "parcheggio a cielo aperto'»


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