Rassegna stampa Cesano Maderno, 25-9-2010

sabato 25 settembre 2010 |




Rassegna stampa di Sabato 25 Settembre 2010, con notizie relative a Cesano Maderno pubblicate oggi sui quotidiani. Iniziamo da Cristina Marzorati che a pagina 3 del  Cittadino Valle del Seveso scrive "Scuolabus: proteste per i disservizi":

L'argomento era balzato agli onori della cronaca a sette giorni dall'inizio dell'attività didattica, quando i genitori vennero informati che il servizio scuolabus non sarebbe partito prima del 20 settembre, nonostante i loro figli fossero sui banchi già lunedì 13. Le polemiche sono esplose lunedì 20; quando i bambini, sul bus, non hanno trovato la collaboratrice dell'autista che li aiuta a salire, scendere e raggiungere l'ingresso della scuola. Mamme e papà di alunni iscritti alla "King" e alla "Mauri" del Villaggio Snia hanno subito promosso una petizione. Le firme raccolte sono state oltre un centinaio e la richiesta è unanime: sicurezza. I genitori sono preoccupati dal fatto che i loro piccini non abbiano un riferimento, «L'autista dichiarano i genitori - non ha il compito di vigilare su quanto accade alle sue spalle, ma allora chi guarda i nostri bambini? Quando scendono dall'autobus e si mischiano con le altre centinaia di alunni, chi ci garantisce che non si perdano?». In  verità la scorsa settimana, oltre all'autista, qualcuno sui pullman c'era. Era il personale dell'ufficio scuola, che si è occupato solo di spiegare percorsi e fermate ai conducenti, perché non è compito dei dipendenti comunali garantire il servizio di sicurezza. 


La vicenda ha fatto molto discutere in consiglio comunale: «Aumento il costo del servizio, ma lo peggioro - ha commentato Paolo Vaghi - Insomma è come se vado al ristorante e mi aumentano il prezzo. Prima mangiavo primo, secondo e dolce, ora mi danno soltanto il primo». Già, perché oltre alla collaboratrice è stato ridotto anche il numero dei pullman, si è passati da sei a cinque e così trenta bambini sono a piedi. «Si sono iscritti oltre il 30 giugno - replica il sindaco Marina Romanò - termine ultimo per organizzare le corse. Ma nell'appalto c'è scritto chiaramente che chi lo richiede, deve usufruire del servizio, le cose si risolveranno». Lo stesso problema lo vivono anche i portatori di handicap. «Ci stiamo attivando - replica Marcello Mitrano assessore alla Sicurezza - come per il servizio sicurezza sul bus. Ho incontrato genitori e dirigenze scolastiche, stiamo pensando a contattare dei volontari». Intanto l'agenzia 'Bonfanti", che per anni ha gestito il servizio, ventila il ricorso al Tar perché l'attuale titolare degli scuolabus, la Angelino di Napoli, non avrebbe un'idonea rimessa autorizzata. Altro capitolo, il curioso caso di un bambino della King. Sei anni, il primo giorno di scuola ha sbagliato bus ed è rimasto in viaggio per un'ora, sino a quando è stato riportato all'ingresso del plesso. Infuriati i genitori, che però erano stati già allertati. 


Sempre Cristina Marzorati a pagina 3 del Cittadino Valle del Seveso su una questione di viabilità "Via Biulè, rondò provvisorio: pericoloso":

«Lasciare quella rotatoria provvisoria può diventare davvero pericoloso». E l'allarme che lanciano Mario Mornata e Renzo Redolfi, il primo titolare del colorificio che si affaccia su via Friuli al Villaggio Sania e Redolfi residente al civico 17, non lontano da quel rondò realizzato all'intersezione con via Biulè. La proposta di modificare l'andamento della strada, un rettilineo in discesa, era partita da loro, preoccupati dalla velocità con cui le automobili scendevano dal Villaggio per raggiungere Cesano. «L'amministrazione ci ha accontentati - introducendo la rotonda, provvisoria, ma ultimamente è diventata pericolosa e costosa». Le ragioni sono due: la mancanza di segnaletica e lo stato della "cuspide" in new-jersey verso Cesano che invita a stare lontani dal margine strada. La cancellazione delle strisce è dovuta al tempo, ma anche al fatto che sono gialle e quindi provvisorie. L'esito? Lo abbiamo visto anche durante il traffico del mezzogiorno, quando le macchine in viaggio su via Friuli dirette al centro della Snia, non si sono fermate al dare precedenza, anche se una vettura era al centro dell'incrocio per svoltare a sinistra verso il Biulè. «Accade anche di peggio - rincara la dose Redolfi - Alcuni automobilisti non capendo le direzioni, imboccano la rotatoria contromano, lo ha fatto persino un camion». Dal fronte costi ha qualcosa da dire Mornata: «Quei blocchi di new-jersey messi a lato, servono per rallentare la discesa dei veicoli e evitare che rasentino il margine strada, peccato però siano distrutte. Ogni volta vengono centrate e la ditta che aveva vinto l'appalto, è costretta a inviare gli operai. Chiediamo che il rondò diventi permanente».


InformaZona a pagina 44 riporta un resoconto del Consiglio Comunale di Martedì 21 Settembre "Consiglio Comunale: scintille tra il sindaco Romanò e l'ex Vaghi":

Martedì sera si è tenuto dopo 60 giorni l'interminabile Consiglio Comunale di Cesano che ha fatto registrare sul finire un battibecco prolungato tra il sindaco Romanò e l'ex Vaghi. Ma andiamo con ordine: giovedì sera la riunione dei Capigruppo decideva l'Ordine del Giorno che inspiegabilmente non si portava a conoscenza dei cittadini attraverso il sito istituzionale del Comune. Martedì sera, ore 20,30 si ripeteva la solita scena: l'aula non riesce a contenere tutto il pubblico a sedere (circa 50 posti), molti restano in piedi, altri fuori dall'aula (dove basterebbe collocare un altoparlante, che invece non c'è!). Presiede il vicepresidente 01tolini che fa l'appello: mancano alcuni assessori e Consiglieri di maggioranza e minoranza. Non si fa alcun accenno ai motivi di assenza del presidente Franco Busnelli (è stato il giallo dell'estate). Lo facciamo noi con una sua nota: 
'In data 20 agosto 2010 comunicavo al Sindaco nonché al vicepresidente del Consiglio l'intenzione di rimettere l'incarico di presidente del Consiglio con decorrenza da definire per motivazioni personali. Comunicavo altresì che sarei stato irreperibile orientativamente dalla 3a settimana di settembre alla 2a di ottobre. Nei giorni seguenti la comunicazione è stata oggetto di una vivace informazione da parte dei quotidiani locali che il sottoscritto non ha integrato con alcun com- mento. Ne è poi seguito un confronto con i gruppi di maggioranza da cui è emerso l'invito nel soprassedere a tale intendimento. Ho poi regolarmente presieduto la commissione Capigruppo del 7 settembre. In quella convocata il 16 settembre ho comunicato e ribadito a tutti i Capigruppo che la motivazione di tale volontà ha natura personale non legata esclusivamente a tale periodo di "assenza" istituzionale. Nell'imminente mese di ottobre, tenuto conto dell'invito rivoltomi dai gruppi di maggioranza, comunicherò se vi saranno ancora i presupposti, ribadendone l'esclusiva natura personale, al prosequio di tale funzione; ovvero, in caso contrario, l'ufficializzazione delle dimissioni sempre conseguentemente ad un preventivo confronto. Sempre nella medesima commissione ho comunicato che non avrei presenziato la seduta di Consiglio del 21 settembre'. 
Iniziava la seduta, i Consiglieri si alzavano in piedi per un minuto di silenzio per la morte di Francesco Cossiga e del militare italiano perito in Afghanistan. Si dava spazio per oltre un'ora alle interpellanze e interrogazioni sulla sorte della "Civica accademia musicale sperimentale" (Alberto Vaghi), la situazione al Biulè (Audenzio Giarratano), se sono arrivati a destinazione i fondi brianzoli destinati al Centro Sociale della Caritas de l'Aquila diretta dal nostro concittadino Monsignor Pinton (Leonardo Guanziroli), se funzionano le videocamere al Parco dei Tigli (Luciano Rovelli), le lamentele espresse dai genitori per il nuovo servizio Scuolabus che ha abolito l'assistente agli scolari (escluse le materne) e soste per ragioni economiche (Pietro Nicolaci), se è vero che l'ex cava Girardi è fortemente inquinata e chi dovrebbe farsi carico di bonificarla (Andrea Rovelli). 
Al termine, molti i 'mi riservo di verificare e rispondere la prossima volta' degli assessori, si decideva di invertire l'Ordine del Giorno che era: 1) Mozione Pedemontana. 2) Mozione presentata dai gruppi consiliari Pdl - Lega Nord Gruppo Autonomo - P.D. - Vivi Cesano - Movimento per le Alleanze Civiche - avente per oggetto: "Costituzione della Commissione d'inchiesta antimafia". 3) Odg Premio Nobel Eugenio Corti richiesto dal gruppo consiliare Pdl 4) D. Lgs. 18.8.2000 N. 267 - Art. 193 - Ricognizione dello stato di attuazione dei programmi e verifica degli equilibri di bilancio - anno 2010. 5) Ratifica deliberazione di Giunta Comunale n. 175 del 29.07.2010 avente per oggetto: "Bilancio di previsione 2010 - Variazione di competenza in via d'urgenza. Provvedimento n. 5". 6) Recesso da Sviluppo Brianza - Agenzia per la qualità produttiva e sociale del territorio società consortile a r.1..7) Verifica delle linee programmatiche di mandato art. 31 - 3 ° comma dello Statuto. 
A metà serata il sindaco leggeva per un'ora e mezza la relazione su quanto fatto sino ad ora dalla sua Amministrazione (criticando la precedente): veniva accusata dalle opposizioni di elencare attività già pregresse al suo insediamento. Era ormai l'una e trenta quando davanti ai 3 giornalisti e 2 persone del pubblico iniziavano le scintille tra la Romanò e Vaghi, tema: 'ndrangheta e intercettazioni'. Tralasciamo le bordate e le minacce di querelarsi a vicenda. Dopo le 2 si votava all'unanimità la mozione sulla Pedemontana per ribadire nelle sedi competenti che la quota finanziaria per Cesano 'è stimata per difetto' e quindi farsi carico della proposta di suddivisione di 60 milioni di Euro fra i Comuni. Il Consiglio Comunale chiudeva dopo le 2,30 di notte. Considerazioni: forse la classe politica intera ha mostrato poco rispetto e trasparenza nei confronti degli elettori. Spostare l'atteso punto 1 sulla Pedemontana alla fine, e approvarlo all'unanimità in un minuto, come la costituzione della Commissione d'inchiesta antimafia, in orari 'impossibili' per chi il giorno dopo deve andare a lavorare, è segno di mancanza di rispetto. Al pari dell'assessore che arriva tardi in Consiglio, non risponde alle domande poste al suo Ufficio, e se ne va subito dopo senza più farsi vedere! 


Sempre sul Consiglio di martedì Cristina Marzorati a pagina 2 del Cittadino Valle del Seveso scrive "Inchiesta antimafia, commissione approvata":

In un'ottica di una maggiore trasparenza amministrativa, soprattutto nel settore appalti pubblici, il consiglio comunale vota all'unanimità la nascita della "Commissione speciale d'inchiesta  antimafia". Il via è stato da Andrea Rovelli, capogruppo Pdl, e colpisce che a Cesano Maderno si debba ricorrere a questo. Un at- to quasi dovuto in seguito alla maxioperazione contro la 'ndrangheta condotta  dai carabinieri e dalla polizia, che ha raggiunto il culmine nella notte tra il 12 e il 13 luglio  scorsi quando sono scattati oltre trecento arresti in tutta Italia, ma soprattutto in Brianza tra Giussano, Desio e Cesano Maderno. In manette è finito persino un candidato alle ultime elezioni comunali, era tra le file del Pdl, ma non è riuscito a sedere tra i banchi del "parlamentino locale". La commissione antimafia avrà patere consultivo, potrà accedere ai diversi atti comunali, in particolare si punta sul settore lavori pubblici. Si controlleranno i nominativi delle imprese vincitrici degli appalti, le proprietà di quei terreni dove si costruirà, ma in generale i sei consiglieri comunali che la formeranno, tre della maggioranza e altrettanti dell'opposizione, vigileranno su tutti gli atti della macchina pubblica. 
Il debutto è vincolato all'elezione dei suoi componenti, che avverrà durante il consiglio comunale utile, convocato forse a metà ottobre. La presidenza sarà assegnata alla minoranza. Rovelli auspica che questo passaggio faccia chiarezza e soprattutto eviti inutili gossip, che possono danneggiare le persone. Il riferimento è al caso ex sindaco Paolo Vaghi, intercettato mentre parlava al telefono con Rosario Perri, ex dirigente del comune di Desio, in merito all'abitazione abusiva intestata a moglie e parenti di Massimo Ponzoni, politico di spicco del Pdl. Grande eco ha avuto poi la vicenda di una multa che sarebbe stata al centro di pressioni 'ndranghetiste negli uffici e nella giunta comunale; in realtà la contravvenzione per abuso edilizio è in via di pagamento. Vaghi si è detto amareggiato per quanto subito e ha invitato la giunta a sostenere in sede legale soprattutto i suoi funzionari, il sindaco Marina Romanò è stata invece molto dura nei suoi confronti, ribattendo al consiglio comunale a porte chiuse dello scorso luglio, in cui si ventilò che la sua elezione fosse arrivata anche per appoggi della 'ndrangheta (dalle intercettazioni emerge che uno degli arrestati aveva brindato al suo successo).


Paolo Vaghi a Pagina 2 del Cittadino Valle del Seveso risponde alle critiche a seguito delle intercettazioni pubblicate recentemente "La «famosa» telefonata con Perri":

Con un tempismo che qualcuno potrebbe giudicare sospetto, sono apparse delle intercettazioni che mi riguardano, rispetto a una mia telefonata con il geom. Rosario Perri, che ricopriva a quell'epoca (febbraio 2009) la carica di Dirigente del Comune di Desio. Si tratta di intercettazioni senza alcun risvolto penale, ma che calate in un contesto per usare un eufemismo "malizioso", possono dare un'idea della mia persona errata o, ancor più, cercare di rafforzare la convinzione che tutti gli amministratori e i politici siano uguali, creando disaffezione verso la "res publica". La mia Amministrazione nella vicenda dell'abuso edilizio delle villette di Cesano Maderno ha agito con linearità, sancendo il criterio che tutti sono uguali di fronte alla legge, tant'è che l'abuso è stato sanato con la demolizione. Questo non toglie che, da un punto di vista umano, la vicenda, così come per ogni cittadino, mi abbia rammaricato e questo è quanto ebbi modo di esprimere al geom. Perri. 
Del resto con Rosario Perni ho avuto modo di avere diversi e frequenti contatti, tenuto conto che parliamo di comuni confinanti con le problematiche che si possono immaginare (viabilità, piste ciclabili, etc.), così come abbiamo collaborato sul tema delle società sovra comunali come la Bea Spa (che gestisce il forno di incenerimento) e soprattutto la vicenda che ci ha portato a creare la Gelsia, società Multiservizi pubblica, nata dall'aggregazione delle Aziende di Seregno, Cesano, Desio e Lissone per la quale c'erano voluti mesi di estenuanti trattative, anche a cadenza settimanale, tra i rappresentanti delle varie Comunità locali e i rispettivi presidenti di Azienda. In tutte queste "riunioni partecipava per il Comune di Desio, oltre al Sindaco Mariani, anche il Geom. Perri, Direttore Generale, cosa che mi ha dato modo di conoscerlo. Si era pertanto formata una sorta di rete solidale, nell'unico interesse delle proprie comunità e, nonostante le differenti posizioni politiche, le amministrazioni di Cesano e Desio collaboravano fattivamente. Bisogna anche aggiungere che alcune frasi facenti parte delle intercettazione, sono calate senza logica, con freddezza calcolata, ma andrebbero analizzate nell'esatto contesto in cui è avvenuta la conversazione. Questo è l'unico dato da cui partire per interpretare giustamente quella telefonata!  
Per il resto, gli atti amministrativi sono stati fatti secondo scienza e coscienza, senza tentennamenti. Perri, poi, che oggi nessuno pare più conoscere, è la stessa persona che quando l'attuale sindaco di Cesano ricopriva il ruolo di assessore a Desio, era Direttore Generale dello stesso Comune e lo rappresentava in tante riunioni. Così come Massimo Ponzoni, allora Assessore Regionale e plenipotenziario del PDL, è colui che ha chiuso in pompa magna la campagna elettorale di Marina Romanò in Piazza Esedra a Cesano, incitando la folla a votarla e affermando che era tempo "dì mandare a casa Paolo Vaghi". Per parte mia, non rinnego la conoscenza di queste persone, così non posso disconoscere che sotto un profilo prettamente umano sono anche simpatiche, nonostante le divisioni politiche. Quello che respingo con forza è questo tritatutto mediatico, questo cercare di infangare ad arte la mia persona, disegnando strani parallelismi o frequentazioni "pericolose" e provando ad attribuirmi colpe che non ho. A meno che sia una colpa aver fatto demolire un abuso edilizio... 
Ho speso 25 anni della mia vita al servizio di Cesano, ricoprendo tutte le cariche, da consigliere ad assessore, fino a Sindaco. Nel mio impegno pubblico ho sempre cercato fare fruttare quel poco di talenti che il Signore mi ha dato, cercando di unirli a tanta buona volontà e sacrificio, al buon senso e all'unica eredità (ma la più bella) che mio padre mi ha lasciato: l'onestà. Non accetto, né ora né mai, lezioni di onestà da quanti provano, usando la penna o altri mezzi, a infangare la mia onorabilità, tentando di farmi abbassare la testa per fare clamore. Ho già incaricato il mio legale di tutelarmi nelle migliori forme con richiesta di risarcimento di danni materiali e morali subiti, stanco della logica del "tanto peggio, tanto meglio", distante anni luce dal mio modo di intendere la vita politica e l'impegno per la città.


Sull'argomento intercettazioni Cristina Marzorati a pagina 2 del Cittadino Valle del Seveso riporta "Articolo su Vaghi affisso su muri ed edifici pubblici":

La partita sembrava chiusa, invece qualcuno sta giocando sporco. L'articolo comparso sul dorso locale di un quotidiano, in cui si riportava integralmente l'intercettazione telefonica tra Rosario Perni e Paolo Vaghi con oggetto la casa abusiva dei parenti di Ponzoni, è stato affisso sui muri, cartelli ed edifici pubblici in diversi punti della città. A denunciare l'episodio, dal banchi dei consiglio comunale, è stato lo stesso Vaghi e nella mattinata' di giovedì 23 settembre lo abbiamo constatato anche noi a Cascina Gaeta, quando, fermi all'incrocio semaforico della chiesa, abbiamo notato l'articolo sottolineato, su una cabina Telecom. 


Infine sullo stesso argomento il Giorno a pagina 14 pubblica una lettera di Pietro Pio Spotti, Direttore Generale del Comune di Cesano Maderno. "A Cesano Maderno nessuna complicita con la 'ndrangheta negli uffici comunali":

Con riferimento all'articolo «La 'ndrangheta non paga le multe - Cesano, dalle conversazioni telefoniche i legami con i tecnici comunali», pubblicato da "Il Giorno" lo scorso 9 settembre, a pagina 17 dell'edizione nazionale, corre l'obbligo di evidenziare innanzi tutto che gli stralci delle conversazioni telefoniche pubblicate sulla stampa, ammesso che rispondano a quanto effettivamente acquisito dagli inquirenti, non riferiscono alcun legame con i tecnici comunali. Inoltre, nessuna irregolarità edilizia si è conclusa con l'omesso pagamento delle sanzioni comminate dal Comune di Cesano Maderno, sia perché il rilascio di permessi in sanatoria è subordinato alla consegna di attestazioni di pagamento, sia perché, in caso di eventuale inadempimento del sanzionato, gli uffici hanno proceduto coattivamente. Tali circostanze sono facilmente verificabili presso gli uffici comunali. L'Amministrazione Comunale e il Direttore Generale confermano la propria fiducia nei collaboratori dell'Ente, con particolare riferimento al personale degli uffici tecnici, manifestando la propria solidarietà a tutti coloro che per dovere di riservatezza non possono replicare alla stampa, producendo documenti, ad affermazioni del tutto infondate e lesive della loro professionalità. 


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