Saranno 11 i caselli per l'esazione del pedaggio in Brianza. Ha assunto contorni più precisi il progetto definitivo Pedemontana, dopo l'audizione di martedì scorso del direttore generale Umberto Regalia da parte della commissione provinciale Trasporti e Infrastrutture, in cui è stato illustrato il Piano economico finanziario dell'opera. Il passaggio dal progetto preliminare a quello definitivo ha portato modifiche sostanziali passando da un sistema misto aperto-chiuso ad un sistema di pedaggiamento esclusivamente di tipo chiuso. Questo è ciò che apprendiamo dal Cittadino di Monza del 18.9.2010 dall'articolo "Undici caselli, così è la Brianza a pagar dazio" di Luca Scarpetta.
Dunque saranno pedaggiati gli svincoli, perciò sulla tratta brianzola si troveranno undici caselli: Lazzate, Cermenate, Leniate sul Seveso, Meda, Cesano Maderno, Bovisio Masciago, Desio, Macherio, Vimercate, Sulbiate e Cornate. Nel 2015, quando l'opera dovrebbe entrare in funzione, il costo del pedaggio sarà di 0.143 a chilometro e per quella data Pedemontana prevede che saranno 51 milioni (a crescere negli anni successivi) i veicoli che utilizzeranno l'intera infrastruttura, per un introito di circa 590 milioni di euro all'anno per trent'anni, di cui il 9% è destinato agli investitori.
È questa per Regalia la garanzia per attrarre le banche e che dimostrerebbe la solidità del Piano economico finanziario. «Il costo complessivo di quasi 5 miliardi di euro - ha sottolineato Regalia - comprende un «mutuo» di 3 miliardi e 700 milioni di euro, che sarà ripagato con il pedaggio. Pedemontana è come un Bot». Nel caso in cui si verificassero maggiori introiti, la concedente deciderà se reinvestirli su Pedemontana o in altre opere pubbliche.
A noi più che un bot ci sembra un bond (argentino), cioè qualcosa che ti vendono come la manna dal cielo ma che si trasformerà in una piaga socio-ambientale. Ma del resto quello che per i nostri amministratori conta è il benessere dei propri cittadini.
N.B. Si è deciso di rimuovere il nostro post di ieri "Intercettazioni Vaghi-Perri. Facciamo chiarezza con articoli e date" avendo maturato la riflessione interna che non sia corretto insistere su un caso di cui abbiamo già trattato (avendo dato spazio a notizie e repliche nei giorni scorsi). Il nostro obiettivo è informare, nel modo più trasparente possibile, evitando dunque di alimentare dinamiche che possono passare come politicamente speculative.
Resta fermo il nostro giudizio di condanna verso azioni e pratiche politiche che non mirano al pubblico interesse ed al rispetto delle regole, ribadendo la nostra preoccupazione verso un contesto brianzolo che vive oggi più che mai il rischio di soccombere a causa di infiltrazioni mafiose e corruzione.
Resta fermo il nostro giudizio di condanna verso azioni e pratiche politiche che non mirano al pubblico interesse ed al rispetto delle regole, ribadendo la nostra preoccupazione verso un contesto brianzolo che vive oggi più che mai il rischio di soccombere a causa di infiltrazioni mafiose e corruzione.
0 Responses So Far: