Avrete sentito parlare negli ultimi giorni della proposta di istituire una "corsia riservata" per gli studenti lombardi per accedere ai corsi a numero chiuso nelle Università della nostra Regione. Qual è il motivo di questa nuova "idea" della Lega? Il voto di Maturità pesa sull'ammissione a questi insegnamenti (ovviamente non è l'unico criterio, molto più peso ha il vero e proprio test d'ingresso), ma questo, dicono i leghisti, penalizza i lombardi, visto che "in alcune regioni del sud è notoriamente dato con generosità". Quindi, essendo il leghista, è risaputo, contrario ad ogni forma di discriminazione, ha deciso di ergersi a paladino della giustizia per difendere un sacrosanto principio: non è giusto che uno studente, nel tentativo di accedere alla facoltà che desidera, venga sfavorito sulla base di una valutazione che non può essere considerata come equa. Per cui, meglio garantire la suddetta corsia riservata ai "nostri" studenti.
Attenzione però: se uno crede veramente nei principi che proclama, li applica fino in fondo, non solo fin quando fa comodo. Altrimenti significa che ne sta solo approfittando. In questo caso, è facile smascherare il bluff e vedere il vero volto che si nasconde dietro alle belle parole.
Sì, è vero, in alcune parti del Sud Italia le Scuole sono di manica più larga. Ok, ma fate attenzione alle parole dei leghisti stessi: "alcune parti". Insomma, alcune regioni sì, altre no. E allora perchè trattarle tutte allo stesso modo? Non è forse anche questa una discriminazione? Ma allora, così allergico ad ogni ingiustizia, il leghista non vorrà certo penalizzare lo studente piemontese o veneto allo stesso modo del campano e del siciliano! E' quindi logico che, spinto dal suo sacrosanto principio, proponga di creare un sistema che, in qualche modo, classifichi le Regioni, o magari le Provincie, a seconda della serietà degli Istituti scolastici ivi presenti. In seguito "peserà" il voto di Maturità dello studente che si presenta al test di ingresso a seconda della Regione di provenienza.
Magnifico, ma perchè fermarsi qui? Altre discriminazioni si annidano ovunque davanti al nostro eroico leghista! Non sfuggirà ai nostri alfieri dei diritti dello studente che, come sanno anche i sassi, il problema della "manica larga" affligge anche molte Scuole private, al Nord come al Sud. Certo, le Commissioni di Maturità in questi casi sono composte da professori esterni (ne sa qualcosa il figlio di Bossi, anzi potremmo dire che ha un esperienza pluriennale in merito..), ma sul voto finale il rendimento dei 5 anni conta per un quarto, e non è poco. Nel sistema andrà allora inserita una postilla che penalizzi chi proviene da Scuole private? Ma non è possibile, di certo esistono anche Scuole private serissime.. D'altra parte si rende necessario a questo punto un allargamento del discorso: non è forse vero che anche qui, in Brianza, esistono Scuole Superiori (pubbliche o private che siano) più severe rispetto ad altre? Istituti più difficili e altri più permissivi, anche solo a pochi km di distanza l'uno dall'altro? E allora il nostro leghista sarà inevitabilmente costretto a seguire il suo impeto da attivista dei diritti civili e ampliare la sua bella classifica per valutare ciascun Istituto Superiore d'Italia (e sottolineo, ciascuno).
Possiamo fermarci qui? Ehi, i princìpi sono princìpi, e arrivato a questo punto il nostro acuto leghista non potrà mancare di notare che, come tutti sanno, anche all'interno dello stesso Istituto la severità di giudizio può variare molto da una sezione all'altra! Beh ma allora altro che classifica delle Scuole Superiori, bisognerà creare un Sistema (a questo punto talmente imponente da meritarsi la lettera maiuscola) una che comprenda OGNI sezione di OGNI Scuola di OGNI Provincia di OGNI Regione d'italia!
Beh, auguri al pazzo che volesse implementare un Sistema del genere. Ma noi lo sappiamo, la verità ed i princìpi vengono prima di tutto per i nostri amici leghisti, quindi lo avranno già proposto.. Come? No? Mi state dicendo che non sono arrivati a queste conclusioni? Che hanno proposto solo si avvantaggiare i lombardi, e basta? Ah, ma quindi non sono le ingiustizie il vero problema!
Ecco allora che il nostro leghista mostra la suo vero volto: non quello del difensore della meritocrazia, del paladino della parità dei diritti, ma, anzi. E' lui il vero discriminatore, prontissimo a penalizzare i ragazzi in base al luogo di nascita, magari sfavorendo, per fare un esempio, un brillantissimo studente di Novara (che poi, mi sembra di ricordare, sta al Nord) per avvantaggiarne uno, mediocre, di Carate Brianza.
Non facciamoci ingannare da queste idee becere presentate "col vestito pulito" e coperte da una maschera di buonsenso. Non importa quale sia il pretesto questa volta, se il censo, il colore dei capelli o della pelle, la fede religiosa o quella calcistica: si tratta sempre e solo di una cosa. Razzismo. Sì, e non dobbiamo aver paura a dirlo apertamente. Certo, non è più citata esplicitamente la "razza" (ma non temete, lasciategliela vinta su queste cose e arriverà il momento della razza, arriverà eccome..), ma il nome, i metodi, l'odiosa forma mentis, restano sempre uguali.
I leghisti non si esprimeranno mai in questi termini, perchè sanno benissimo che perderebbero consensi, ma quello che desiderano è solo discriminare in base al luogo di nascita. Quello che sostengono è che i lombardi sono intrinsecamente migliori per il solo fatto di essere nati qui, e che non conta quanto tu sia bravo, o quanto tu ti dia da fare, o quanto buone siano le tue idee: non sei uguale a noi, non sei il ben venuto. E' evidente che per un leghista gli esseri umani NON nascono eguali in dignità e diritti. E non è forse questa la definizione di razzismo?
Non abbiamo intenzione di nasconderci dietro ad un dito: il problema della non-uniformità di giudizio negli Istituti Superiori esiste. La soluzione, però, è semplice, e la proponiamo da tempo: basta non tenere conto del voto di Maturità. Lasciamo che nelle Facoltà a numero chiuso sia il solo test di ingresso a selezionare gli studenti migliori, lasciamo che per una volta conti veramente il merito e nient'altro . Meritocrazia, questa è la risposta di cui ha bisogno il nostro Paese, non del razzismo farneticante dei leghisti. Ironicamente, nella proposta leghista questa stessa soluzione era contemplata, e saremmo stati completamente d'accordo con loro se si fossero fermati lì. Ma andando oltre ci hanno svelato ancora una volta il loro vero volto, i loro veri obiettivi. Ci hanno mostrato quello che essi stessi hanno vergogna a chiamare col proprio nome. Quello che noi non dobbiamo esitare a denunciare.
1 Responses So Far:
Bravo Marco, una disamina che non fa una grinza!