Rassegna stampa Cesano Maderno, 22-7-2010

giovedì 22 luglio 2010 |




Iniziamo la nostra rassegna stampa di oggi, 22 Luglio 2010, con un articolo apparso sul Giorno - Monza e Brianza, a pagina 3, firmato da Gabriele Bassani, che tratta della proposta del capogruppo Pdl Andrea Rovelli di istituire una commissione di inchiesta che faccia chiarezza sulle ultime vicende di commistione tra politica e 'ndrangheta "La proposta: facciamo chiarezza":


Una commissione consiliare d'inchiesta che «faccia chiarezza, elimini per quanto possibile i dubbi, superi timori di insabbiamenti e facili strumentalizzazioni, e si ponga nell'atteggiamento di più ampia collaborazione nei confronti degli inquirenti». E la proposta formulata in consiglio comunale dal capogruppo del Pdl, Andrea Rovelli, durante un lungo intervento nel quale ha preso spunto dalla commemorazione dei giudici Falcone e Borsellino per arrivare agli ultimi avvenimenti che hanno coinvolto pesantemente la Brianza evidenziando anche collegamenti con esponenti politici. «Riteniamo che questa proposta possa rappresentare un significativo segnale di limpidezza e una occasione per condividere, senza divisionipolitiche e partitiche», ha aggiunto Rovelli, rammaricandosi per l'assenza dall'aula dei gruppi d'opposizione, che l'avevano abbandonata all'inizio in polemica per altre vicende. 
«Naturalmente siamo d'accordo nel fare tutte le commissioni antimafia che vogliono ma forse sarebbe meglio che si guardassero prima in casa loro», ha replicato piccato Paolo Vaghi, unico esponente delle minoranze rimasto in aula. «Nessuno ha messo le mani sulla nostra città, anche perché io non l'ho mai permesso e non lo permetterò mai», ha rivendicato con determinazione il sindaco Marina Romanò (Lega Nord), a cui ha fatto riferimento il comunicato emesso ieri dal Pd: «Ci auguriamo che nessuno abbia messo ancora le mani sulla nostra città ma, durante le ultime elezioni, è avvenuto qualcosa di importante: la 'ndrangheta ha tentato di infiltrarsi, sottotraccia, nelle liste cesanesi e nella nostra Amministrazione».


Proseguiamo con la questione caro-mensa. Gabriele Bassani sul Giorno - Monza e Brianza a pagina 12 "Rincaro della mensa, bufera in Consiglio":

Scontro in Consiglio, il caro mensa resta una battaglia aperta tra Amministrazione e una buona parte di genitori. Il tema è approdato l`altra sera all`ordine del giorno dell`assemblea civica dopo che dallo scorso mese di aprile è partita la protesta delle famiglie contro la decisione di aumentare dal prossimo anno scolastico il buono mensa, che passerà dai 4,07 euro pagati fino a giugno ai 4,60 euro che si pagheranno a settembre in virtù del nuovo appalto. Una protesta che aveva portato alla raccolta di 1.500 firme per chiedere un Consiglio comunale aperto specifico sull`argomento, a cui aveva fatto seguito analoga richiesta sottoscritta da 10 consiglieri comunali d`opposizione. Il consiglio comunale aperto non c`è stato e il tema è stato inserito nell`ordine del giorno dell`ultima seduta. 
Decisione che ha portato l`opposizione alla decisione clamorosa di non partecipare alla seduta lasciando in aula il solo Paolo Vaghi, ex sindaco, in rappresentanza, simbolica di tut- ti i gruppi. C`è stata battaglia in aula sulla decisione della Giunta di utilizzare 50mila euro del bilancio per ridurre l`impatto dell`aumento alle sole famiglie rientranti nei parametri Isee. Ma il confronto è stato acceso anche tra sindaco e genitori presenti in aula. «Ci siamo sentiti presi in giro perchè l`argomento è stato affrontato solo dopo la mezzanotte quando molti genitori se ne erano già andati - commenta Valeria Manca, presidente del Comitato genitori -. Il sindaco mi ha citato personalmente, è stata scorretta e ha raccontato cose non vere. La battaglia non è finita, a settembre raccoglieremo altre firme e faremo altre azioni di protesta». Per Vaghi «su questa vicenda la Giunta e il sindaco hanno dimostrato ancora una volta tutti i loro limiti e le loro grosse difficoltà», mentre il sindaco Marina Romanò parla di «vicenda strumentalizzata politicamente dal comitato che ha rifiutato l`assemblea pubblica sul tema che avevamo convocato il 17 maggio scorso», aggiungendo che «ora inizieremo a recuperare i crediti delle troppe famiglie che non pagano la mensa». 


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