Rassegna stampa Cesano Maderno, 29-6-2010

martedì 29 giugno 2010 |




Rassegna stampa molto ricca di argomenti quella di oggi, martedì 29 Giugno 2010. Iniziamo, ancora una volta, con l'incontro di giovedì scorso tra i Comitati e Pedemontana: il suo esito ci vieve descritto dal Giornale di Seregno a pagina 20 "Pedemontana, delusione per i comitati":


Un primo incontro con poche soddisfazioni, quello tra Pedemontana e i comitati. Convocati giovedì scorso, «Noi per Cesano» e i «Cives» di Seveso e Bovisio sono usciti con un nulla di fatto dal colloquio a cui erano stati invitati, e che ha visto scendere in campo lo stesso direttore generale di Pedemontana spa, Umberto Regalia. Anche perchè i temi messi sul tavolo della discussione non si sono mai spinti, questa la testimonianza di alcuni dei presenti, verso quanto più sta a cuore ai gruppi civici.
II tracciato della B2 - la porzione di autostrada che va da Bovisio a Lentate - e le modalità di realizzazione emerse dal progetto definitivo (che cancella la precedente soluzione interrata) sono da tempo al centro dell'azione dei comitati, che sul tema hanno anche presentato un ricorso al Tar del Lazio. Settimana scorsa, però, di tutto questo non si è parlato. Nessuna apertura su quanto riguarda il tracciato generale dell'opera, dai vertici della società che si occupa dell'autostrada è emersa invece la disponibilità al confronto sulle prescrizioni relative alle opere connesse. Nella prossima convocazione, che non ha ancora una data fissata, si entrerà nel merito proprio di tali questioni. Nel frattempo, i tre comitati si riuniranno tra loro per fare il punto su quanto emerso finora.
Continuano intanto a incontrarsi sul tema anche i sindaci della tratta, riuniti mercoledì scorso in Provincia e il giorno precedente in Regione. Qui e emersa in particolare la disponibilità ad aprire un tavolo tecnico che, in ambito di cantierizzazione, si occupi di analizzare eventuali modifiche, purchè non vadano a intaccare il programma approvato dal Cipe. Proprio il fatto che un eventuale rinvio sarebbe andato a invalidare tale programma, è stato spiegato ai primi cittadini della B2, ha reso impossibile alle province di Monza e Milano sottoscrivere la loro richiesta di posticipare la realizzazione della tratta a dopo l'Expo 2015.


Proseguiamo con Il Giorno - Monza e Brianza dove a pagina 16 Gabriele Bassani scrive "Il comune deve fare cassa e mette all'asta lo Ziggurat":

Andrà all'asta nel giro di un mese lo Ziggurat. Sarà messo in vendita insieme a un terreno edificabile come primo passo degli interventi di dismissione di immobili comunali indicati dalla Giunta come strumento per «fare cassa» e riuscire a sistemare i conti del Comune attraverso la riduzione dei mutui. Tra i primi a essere messo in vendita sarà proprio la struttura di via Manzoni dalla curiosa forma tipica dei monumenti funebri dell'antica Mesopotamia e per questo da sempre denominato appunto Ziggurat.
Edificato nel 1993 nell'ambito di un piano di lottizzazione industriale, l'immobile è stato oggetto di un lungo contenzioso legale tra privati e Amministrazione comunale che ne è divenuta proprietaria definitivamente nel 2002. Negli anni successivi l'immobile era stato affidato in gestione per lo svolgimento di eventi e ora l'impianto, dalle elevate potenzialità per la posizione strategica a confine con Desio e a ridosso del passaggio di Pedemontana, viene messo all'asta con una base di 1 milione e 60 mila euro. In vendita anche un'area edificabile ai confini tra la frazione Molinello e Cassina Savina, il cui valore stimato e di 1 milione e 350 mila euro. «Entrambi questi beni saranno in vendita dal 15 luglio, con un'asta che si concluderà entro il 15 settembre in modo da completare le cessioni e incassare il denaro entro fine ottobre», spiega l'assessore al Bilancio, Fabio Pometto.
«Occorrerà attendere invece un po' di più per l'immobile dell'ex farmacia di Villaggio Snia». Sulle operazioni l'opposizione è d'accordo anche se l'ex sindaco Paolo Vaghi rinvendica la chiusura positiva della vertenza per il terreno edificabile, che ora e a tutti gli effetti del Comune e può essere venduto al migliore offerente.


La stessa notizia è riportata anche dal Giornale di Seregno a pagina 21 "In vendita lo Ziggurat e l'area Busatto":

Lo Ziggurat in vendita, nuove entrate in arrivo per il Municipio cesanese. Sono stati deliberati in Giunta la scorsa settimana gli indirizzi per il bando riguardante la cessione da parte del Comune dell'immobile di via Manzoni. «Che si trova in una zona molto particolare dal punto di vista urbanistico - ha commentato l'assessore alle Risorse economiche Fabio Pometto - Dalla zona passerà la Pedemontana, garantendo un grosso via vai nell'area». La base d'asta e di 1 milione e 60mila euro, la pubblicazione del bando arriverà nella seconda settimana di luglio. Lo stesso vale per il bando riguardante la vendita di una seconda area comunale, la zona Busatto, un terreno fabbricabile al confine tra Molinello e Cassina Savina. In questo caso la cifra di partenza e stata stabilita in 1 milione e 350mila euro.


La creazione, in via sperimentale, di una zona pedonale in centro città ci viene riportata dal Giornale di Seregno a pagina 21 "In centro città si mette alla prova l'isola pedonale":

II centro chiude al traffico. Periodo e orari limitati, per un provvedimento che potrebbe prendere il via, in forma ancora sperimentale, gia dal prossimo fine settimana. «Ne abbiamo discusso in Giunta - ha spiegato il sindaco Marina Romanò - e abbiamo deciso di procedere. Per ora si tratta di una prova, se dovessimo verificare che i risultati non sono quelli sperati sarà possibile tornare indietro, se andrà bene potremo invece proseguire e riproporre la cosa anche il prossimo anno, nella bella stagione. In ogni caso, mi sembra giusto tentare».
L'idea di impedire alle auto di percorrere la zona che parte da via Borromeo, all'altezza di piazza Procaccini, per spingersi verso piazza Esedra arrivando nei pressi della piazzetta della Pace, era nata gia mesi fa. Ora, salvo imprevisti o ripensamenti, le strade rimarranno inaccessibili alle auto nelle sere di venerdi, sabato e domenica, trale 20.30 e le 24. Una soluzione che permetterebbe ai locali del centro di posizionare tavoli e sedie sulla sede stradale, come richiesto anche tramite una petizione proprio dai titolari di uno dei bar, il «Divino Caffe».
Gli esercenti stessi, in realtà, interrogati in merito dieci giorni fa in una riunione alla presenza dei rappresentanti dell'Unione Commercianti, si erano espressi negativamente riguardo alla possibilità dell'isola pedonale. Il motivo principale, la volontà di mantenere inalterata l'opportunità a tutti di raggiungere i locali con i propri mezzi di trasporto. A soffrire maggiormente di un'eventuale chiusura al traffico, è stata la considerazione d'insieme dei titolari, non sarebbero tanto i bar quanto la pizzeria di via IV novembre. Un problema a cui la prima cittadina non è indifferente: «Mi confronterò sicuramente su questa decisione con i proprietari dell'esercizio - ha spiegato - Il locale avrebbe comunque il vantaggio di potersi estendere nei giorni di isola pedonale, consentendo a clienti di consumare la pizza all'aperto».


Gabriele Bassani, su Il Giorno - Monza e Brianza a pagina 16, descrive invece della situazione dei lavori per la nuova stazione ferroviaria "Lavori per la nuova stazione ferroviaria, crescono i disagi tra le vie Volta e Ronzoni":

Lavori per la nuova stazione porteranno disagi per un mese in uno degli incroci strategici della città, che dovrà essere trasformato in un senso unico e parzialmente chiuso. Da lunedì prossimo e fino al 6 agosto, l'intersezione tra via Volta e via Ronzoni (attualmente regolata da una rotatoria provvisoria installata ormai fin dall'apertura del sottopasso veicolare di via Volta), dovrà essere parzialmente chiusa per consentire lo spostamento del collettore fognario che andrebbe a interferire con i lavori per la creazione del sottopasso pedonale per la nuova stazione. Contestualmente verrà istituito un senso unico in direzione nord sulla via Volta nel tratto compreso tra via Giuliana Ronzoni e l'incrocio tra via Santo Stefano e via Giuseppe Ronzoni, con l'istituzione di un'area di sosta consentita sul lato ovest della stessa stessa via Volta.


Sul Giornale di Seregno, a pagina 19, Serena Picariello firma un articolo intitolato "Contro chi chiede l'elemosina il sindaco prepara un'ordinanza":

II sindaco dice «stop» all'accattonaggio. La prima cittadina cesanese ha annunciato in settimana di voler provvedere a un'ordinanza che colpisca chi, sul territorio cittadino, tende la mano per chiedere qualche moneta in elemosina. Un'abitudine che, in realta, non pare affliggere in maniera generalizzata la città, dove si incontrano piuttosto diversi venditori spesso abusivi, - uno di loro è stato fermato e multato proprio qualche giorno fa dalla Polizia locale in piazza Procaccini - che approcciano i passanti con libri, rose, bigiotteria e oggettini di ogni genere. A fare da punto di ritrovo per chi si dedica invece a chiedere la carità pare invece essere il cimitero. Proprio da alcuni visitatori del luogo sacro sono arrivate in Comune le segnalazioni relative alia presenza di rom appostati all'ingresso.
«Una presenza quasi costante soprattutto nei giorni festivi e la domenica - ha confermato uno dei custodi - quando noi nonsiamo presenti e il cimitero e più affollato del solito». Non solo l'ingresso principale, ma anche l'entrata sul retro pare essere presidiata dagli accattoni. «Si tratta quasi sempre di una coppia, un uomo e una donna - ha proseguito l'uomo - Ultimamente hanno iniziato a portare con se anche un bambino piccolo. Quando vedono qualcuno di noi o le pattuglie di vigili e Carabinieri si nascondono, ma poi inevitabilmente tornano al loro posto». «Non sono mai stato testimone - ha proseguito - di episodi in cui i visitatori siano stati importunati pesantemente da queste persone. Quest'invemo, spesso, io e i miei colleghi stessi siamo rimasri impietositi dalla presenza di una ragazzina che, al gelo, era ferma ad aspettare qualche moneta e le abbiamo più volte portato delle bevande calde. Certo, vedo persone che non fanno caso ai rom o lasciano qualche moneta, ma anche tanti che sono evidentemente infastiditi anche solo dalla loro presenza silenziosa».
Marina Romanò, in ogni caso, è apparsa decisa sul da farsi: «Ho in previsione un'ordinanza contro questa pratica - ha dichiarato la prima cittadina - Un provvedimento che ho gia promosso a Desio quando ero assessore e ora, a maggior ragione e conseguentemente alle segnalazioni raccolte, ho intenzione di attuare nella mia citta».


Infine, sempre sul Giornale di Seregno a pagina 19 troviamo un articolo intitolato "Esasperati dai teppistelli, in via manzoni firmano una petizione al comune":

Giovanissimi disturbatori, che hanno esasperato i commercianti di Binzago fino a spingerli a promuovere una petizione, con la speranza di arginarne le malefatte. A dare il via alla raccolta di firme, i titolari del bar «Sunny» e delle vicina lavanderia di via Manzoni, entrambi sotto i portici e a pochi passi dall'ingresso dell'oratorio, anch'esso vittima dei «bulletti». Un gruppetto non troppo numeroso, stando alle testimonianze di chi lavora in zona, ma capace di scatenare una protesta corale, anche (e soprattutto) perchè i giovani teppisti, con la loro presenza molesta, fanno scappare la clientela. «Sono sette o otto ragazzini - ci ha spiegato uno dei titolari del bar binzaghese - apparentemente tra i 13 e i 17 anni, ma spesso ci sono anche elementi più piccoli che si uniscono a loro e ne imitano i comportamenti. Si siedono sul muretto qui di fronte, rispondono male alla gente che passa, la infastidiscono, sputano, tanto che i clienti avevano cominciato a lamentarsi con continuità, e anche a non frequentare più il nostro locale, nè la lavanderia qui accanto».
Da qui, la decisione di segnalare il problema all'Amministrazione: «Abbiamo raccolto una trentina di firme - ha proseguito il barista - e devo dire che, forse perchè si è sparsa la voce della nostra azione, forse per i passaggi più frequenti di macchine della Polizia locale e dei Carabinieri, negli ultimi giorni la situazione si è un po' calmata». Tra in firmatari della protesta, anche alcune mamme di ragazzi che frequentano il vicino oratorio. Come conferma il parroco don Ampellio Rossi, infatti, anche il centro di aggregazione della parrocchia ha dovuto subire in passato le visite sgradite dei teppistelli e le loro rispostacce. «Da quando è iniziato l'oratorio estivo - ha spiegato - siamo riusciti a coinvolgere qualcuno dei piu piccoli, altri purtroppo non sono ancora disposti ad ascoltare, anche se nelle ultime settimane non sono piu venuti a dare fastidio». Un impegno a provvedere al piu presto a far sì che gli episodi denunciati non debbano ripetersi, portando ristoro al disagio di commercianti e residenti, arriva anche dal sindaco. Recentemente rientrata in città dopo alcuni giorni di assenza, Marina Romanò ha visionato la petizione e le segnalazioni dei cittadini di Binzago, assicurando che al più presto promuoverà un intervento a favore della zona.


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