Risposta di SEL

11 Novembre 2009, in risposta all’articolo comparso sul “Giornale di Seregno” del 10/11/2009, a firma della Lega Nord di Cesano Maderno:

Crediamo per l’ennesima volta che sia inutile rispondere a basse offese, perpetrate in modo squadristico sul piano personale, con altre gratuite offese. Odio incita odio. A noi piace fare solo una cosa, la Politica, dunque lottare, informare e proporre un modello di società diverso e alternativo. Nel suo articolo, la Lega scrive che la politica è un gioco da “grandi”, scegliendo di mettere tra virgolette la parola grandi e non la parola gioco. La Politica è invece per noi una cosa seria, che da troppi anni è stata trasformata in uno strumento sporco, accessibile a pochi, un “gioco da grandi intrallazzatori”.

Secondo noi la politica deve unire e coinvolgere, deve essere aperta a chiunque, soprattutto ai giovani, che vanno anzi spronati all’impegno civico ora più che mai. Soprattutto dai propri governanti. Il rispetto che deve avere un governante, va rivolto ad ogni suo singolo cittadino, anche ed innanzitutto verso chi lo critica e mostra dissenso. Per noi è un discorso piccolo piccolo quello che vuole che per ottenere rispetto bisogna essere “un qualcuno”. Non bisogna essere un comitato, un’associazione o un partito per essere ascoltati, ed il grado di rispetto non si misura sul numero dei propri iscritti. La vera cosa che deve crescere sono le idee.

Per noi non esistono signori Nessuno perché signor Nessuno è ciascuno di noi, ciascuno di noi costituisce una parte unica e indivisibile di quella che chiamiamo società. Ciascuno di noi, popolo di signori Nessuno, merita quella dignità e quel rispetto che, insieme alla giustizia, rappresentano le basi solide su cui costruire la società in cui crediamo.

Per concludere, vorremmo soffermarci su una citazione di Arthur Schopenhauer che nel suo trattato “L'arte di ottenere ragione” così scrive: “Quando ci si accorge che l’avversario è superiore e si finirà per avere torto, si diventi offensivi, oltraggiosi, grossolani, cioè si passi dall’oggetto della contesa (dato che lì si ha partita persa) al contendente e si attacchi in qualche modo la sua persona”.

“Sinistra per Cesano Maderno”