Primarie Parlamentari di SEL a Cesano Maderno

giovedì 27 dicembre 2012 | , ,





Come già anticipato in questo post, Sabato 29 Dicembre SEL sceglierà i propri candidati in Parlamento tramite consultazioni Primarie. Si tratterà di Primarie aperte, alle quali di fatto potranno votare tutti i cittadini che si dichiareranno sostenitori del progetto politico di SEL. Per Cesano Maderno, il seggio sarà ubicato presso la nostra sede cittadina, in Piazza Arese interno 5, e resterà aperto dalle 8 alle 21.

Nel chiedervi di partecipare a queste consultazioni, e volendo anche esprimere l'appoggio del circolo di Cesano Maderno per alcuni candidati, ci sembra doveroso spiegare in maniera completa e del tutto onesta il meccanismo di queste Primarie.

In primo luogo, come sapete il Porcellum prevede liste bloccate (scelte dalle segreterie) e proporzionale puro, con elezione dei candidati posizionati nella parte più alta delle liste stesse. Per la Camera, è previsto un premio di maggioranza su base nazionale alla coalizione vincente, ma le liste sono comunque composte su base circoscrizionale. In Lombardia, per esempio, le circoscrizioni sono tre, e Cesano Maderno fa parte di "Lombardia 1", insieme a tutti gli altri comuni della Provincia di Monza e Brianza ed a quelli della Provincia di Milano (capoluogo compreso, si intende). Per il Senato, invece, i premi di maggioranza sono a base regionale e le liste sono anch'esse su base regionale. E' chiaro, ed è stato chiaro fin dal 21 Dicembre 2005, quando fu approvata dal centrodestra, che questa legge priva i cittadini della possibilità di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento, lasciando nelle mani di 4 o 5 segretari di partito il pieno potere di "nomina" dei parlamentari. Possibilità che era invece prevista sia dalla legge elettorale della Prima Repubblica (attraverso le preferenze), sia dal Mattarellum della Seconda Repubblica (grazie al meccanismo dei collegi uninominali).

Con le Primarie si cerca quindi di rimediare a questa porcata, una volta constatata l'impossibilità di cambiare la legge eletorale durante la legislatura appena conclusa. Nonostante le ottime intenzioni, però, non si possono nascondere i limiti che questa soluzione, o meglio la sua implementazione, porta con sè.

In primo luogo, per SEL così come sarà per il PD, resta una quota di candidati che vengono scelti direttamente dalla Segreteria Nazionale. Nel nostro caso, si tratta di un mix tra "ospiti" della società civile, portatori di particolari sensibilità o competenze tecniche, e dirigenti del Partito stesso. I nomi, ormai noti, sono (per la società civile):

  • Giovanni Barozzino, uno dei tre operai licenziati della Fiat di Melfi
  • Roberto Natale, Fnsi
  • Laura Boldrini, portavoce dell'associazione dell'Onu per i rifugiati
  • Giorgio Airaldo, numero due della Fiom
  • Giulio Marcon, portavoce dell'Associazione Sbilanciamoci
  • Giulo Volpe, Magnifico Rettore dell'Università di Foggia
  • Pape Diaw, portavoce della comunità senegalese di Firenze
  • Ida Dominianni, giornalisti storica del Manifesto
  • Monica Frassoni, presidente del partito dei Verdi Europei
  • Francesco Forgione, ex presidente della Commissione Antimafia
  • Celeste Costantino, giovane femminista anche lei impegnata in associazioni antimafia
  • Titti Di Salvo, dirigente Cgil


Mentre i dirigenti di SEL inseriti nelle liste saranno Nichi Vendola, Francesco Ferrara, Sergio Boccadutri, Nicola Fratoianni, Massimiliano Smeriglio, Gennaro Migliore, Claudio Fava, Monica Cerutti, Loredana De Petris, Grazia Francescato e Maria Luisa Boccia.

Si tratta quindi di 24 candidati che non si sottoporranno a primarie, ma saranno "paracadutati" in cima alle liste elettorali tra Camera e Senato.

Ecco quindi una prima questione molto importante: se ragionevolmente immaginiamo (o speriamo) che SEL sia in grado di eleggere circa 60-70 parlamentari alle prossime politiche, vediamo come la quota dei "nominati" risulterà essere pari circa ad un terzo degli eletti. Ora, si potrebbe discutere sull'opportunità o meno di riservare posti sicuri ai dirigenti nazionali (all'interno del Circolo di Cesano Maderno siamo sempre stati fortemente contrari), sulle percentuali più opportune, o sul valore aggiunto portato dalle personalità della società civile ospitate in lista (che sono senza dubbio di altissimo livello), ma arrivati a questo punto è impossibile tornare indietro.

Proseguiamo piuttosto nell'analisi e caliamoci ora nella realtà locale di Cesano Maderno e della Brianza. Un tema fondamentale è, come abbiamo detto prima, non tanto la presenza quanto la posizione all'interno delle liste che saranno presentate alle prossime elezioni. Teniamo presente che nella circoscrizione Lombardia 1 alla Camera, SEL può ragionevolmente pensare di eleggere 2 o 3 Deputati, e aggiungiamoci il fatto che sicuramente il capolista sarà paracadutato direttamente dalla segreteria nazionale (e con tutta probabilità sarà Gennaro Migliore). Ne consegue che per queste Primarie, i candidati che troveremo sulle liste a Cesano Maderno si contenderanno 1 o 2 posti utili per aspirare all'elezione in Parlamento. Aggiungiamoci poi che le liste finali saranno composte in base al numero di preferenze raccolte alle primarie da ciascun candidato (chi ha più preferenze va più in alto in lista), ma con l'obbligo dell'alternanza di genere, a partire dal genere del capolista. Le liste alle Primarie saranno infatti due e completamente separate, una composta da sole donne, e una composta da soli uomini. Nel nostro caso, quindi, con tutta probabilità la posizione 2 andrà alla più votata alle primarie nella lista donne, e la posizione 3 al più votato nella lista uomini.

Detto questo, arriviamo alla base elettorale: Cesano Maderno vota all'interno di una circoscrizione che comprende anche la Provincia di Milano, e questo limita fortemente le possibilità di portare un rappresentante della Brianza in Parlamento. Il perchè è presto detto: il rapporto tra i votanti in Brianza e nella Provincia di Milano nelle ultime due Primarie è stato di circa di 1:6, e nulla fa presagire che possa migliorare in queste consultazioni. E' chiaro che un candidato espresso da Milano ha una possibilità di raccogliere preferenze enormemente maggiore rispetto ad uno della Brianza. Anche in questo caso ci sarebbe molto da discutere sull'opportunità di strutturare le Primarie per circoscrizione, ricalcando la divisione delle elezioni politiche, invece di svolgerle su base provinciale e poi immaginare dei meccanismi che potessero consentire la rappresentanza in parlamento a tutti i territori. 

In conclusione, eccoci quindi alla domanda fondamentale: ha senso oggi per un elettore di SEL a Cesano Maderno votare per queste Primarie? Ferma restando la bontà dell'idea di utilizzare le Primarie anche in questo caso, ci convince l'implementazione che il Nazionale ha deciso di attuare? Inoltre, abbiamo la possibilità di incidere veramente nella scelta dei rappresentanti in Parlamento, o siamo in un certo senso dimenticati alla periferia dell'impero, e chiamati ad esprimere un voto in realtà ininfluente?

Nonostante i molti motivi di perplessità esposti fin qui, siamo convinti di .

Utilizzare le Primarie come metodo di selezione della classe dirigente è sempre un fatto positivo, e su questo pensiamo si possa essere tutti d'accordo. Il modo in cui sono state strutturate, in questo caso, ci lascia in molti casi francamente perplessi, ma rappresentano comunque un primo passo, sicuramente preferibile alla loro assenza completa. Riteniamo quindi che per il momento le si debbano accettare per così come sono: limitiamoci a considerarle come un buon precedente affinchè la pratica delle primarie diventi sempre più un automatismo in SEL. Certo, dovremo lottare perchè in futuro siano strutturate in maniera più equa, ma per farlo abbiamo bisogno di portare ai vertici del Partito rappresentanti che la pensino in questo modo: ad iniziare dal prossimo Congresso (che si svolgerà con tutta probabilità in autunno), certo, ma anche da queste elezioni politiche. Sottrarci alla partita, adesso, rischierebbe quindi di risultare controproducente proprio rispetto agli ideali che cerchiamo di realizzare. Arriviamo quindi al punto, ovvero alla possibilità di portare un rappresentante di SEL Brianza in Parlamento: siamo certamente convinti del fatto che sarebbe di notevole importanza per il nostro territorio e per le sue istanze. Ma è possibile?

In realtà una possibilità esiste, almeno alla Camera. Molto semplicemente, se è vero che la Provincia di Milano ha una base elettorale molto più larga della nostra, è anche vero che i candidati espressi da SEL Milano sono molti, divisi e in qualche caso in contrasto tra loro. Esiste quindi una non piccola possibilità di inserirci con una candidatura unitaria (o meglio due, una maschile ed una femminile) di tutta la Provincia di Monza e Brianza, ed in questa ottica la Federazione Provinciale di SEL ha deciso di appoggiare alla Camera due persone di grande valore e che in questi anni si sono distinte per attività politica in SEL sul territorio brianzolo: Laura Valli ed Alfredo Somoza.

Come Circolo SEL di Cesano Maderno, ci sentiamo quindi di appoggiare la loro candidatura e di chiedervi di votarli, e farli votare, alle Primarie di Sabato 29 Dicembre. Al contrario dei dubbi e delle perplessità che permangono su questa consultazione, non abbiamo alcun dubbio o perplessità sulle capacità e sulla dedizione alla causa di SEL di Laura ed Alfredo, e siamo convinti che l'opportunità di portarli in Parlamento come nostri rappresentanti sia un'occasione che non possiamo permetterci di perdere. La partita è difficile, ma vale la pena giocarla fino in fondo.

Vi aspettiamo quindi Sabato 29 dicembre, dalle 8 alle 21, presso la nostra sede per votare alle Primarie dei Parlamentari di SEL.


0 Responses So Far:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...