Rassegna Stampa redatta da SEL Cesano Maderno con le principali notizie relative alla nostra Città in edicola Sabato 16 Giugno 2012, sul Cittadino - Valle del Seveso.
Ponzoni esce dal carcere ma soltanto per il processo
Prima udienza, il politico del Pdl "libero" dopo cinque mesi In aula anche Rosario Perii. Contestato il giudizio immediato
Calendario serrato per il processo alla'cricca'. Dopo aver respinto 'l'ondata di eccezioni preliminari'avan-zate dai difensori, che hanno contestato la validità del decreto che dispone il giudizio immediato, i giudici del tribunale di Monza, al termine della prima udienza del processo a Massimo Ponzoni ed altri quattro imputati accusati di corruzione concussione e altro, hanno rinviato l'udienza a mercoledì 20 per l'ammissione delle prove.UN'UDIENZA ALLA SETTIMANAPrevista un'udienza a settimana con un piccolo rush finale negli ultimi giorni di luglio. Mercoledì scorso, dunque, si è celebrata la prima udienza del processo alla "squadra" di Ponzoni, davanti a giornalisti e telecamere schierate in aula. Un presunto team che, secondo la procura, sarebbe stato in grado di condizionare le vicende urbanistiche dei comuni di Desio e Giussano, con un vorticoso scambio di favori, poltrone, incarichi politici e soldi. Imputati, oltre al 39enne Ponzoni, apparso in buona forma nonostante i quasi cinque mesi in carcere (l'unico dei tanti politici lombardi travolti da scandali giudiziari ancora dietro le sbarre) sono Antonino Brambilla, già vicepresidente della provincia di Monza, Rosario Perii, ex funzionario del comune di Desio, Franco Riva, ex sindaco di Giussano, e Filippo Duzioni (anche lui in carcere), uomo d'affari con forti entrature nel Pdl. Ammesse come parti civili i comuni di Desio, Giussano, Regione Lombardia, e Sergio Pennati, ex socio d'affari di Ponzoni poi diventato suo grande accusatore, nonché indagato per reato connesso. Pennati, nel marzo 2009, lascia una sorta di testamento a moglie e figli, sequestrato dai pm. "Nel caso mi capitasse qualcosa, sarà colpa di Massimo Ponzoni", scrive, raccontando di "minacce in stile mafioso", di un uomo dedito a "donne, cocaina, auto di lusso", e "vacanze esotiche in barca pagate a lui e al suo capo Formigoni". Accusa dalla quale il presidente della Regione ha preso le distanze pubblicamente.«ACCORDI CORRUTTIVI »Altre imputazioni rivolte a Ponzoni (difeso dagli avvocati Luca Ricci e Sergio Spagnolo) riguardano società svuotate per pagarsi campagne elettorali, accordi corruttivi di ogni tipo, anche con un brigadiere dell'Arma per avere informazioni relative alle indagini su Perii giornalisti a libro paga per scrivere bene di lui, e abusi commessi all'epoca del suo ruolo di assessore regionale all'ambiente. Il tribunale collegiale, è presieduto dal giudice Patrizia Gallucci.Federico Berni
Risarcimento Pedemontana
«Così non va, è da rivedete»
Il vicesindaco Nicolaci punta il dito sui fondi di compensazione «E il momento di ascoltare i Comuni. Le cose sono cambiate»
Quattordici milioni di euro a titolo di risarcimento per il transito delle corsie autostradali sul territorio di Cesano Maderno?«Non siamo contenti, è chiaro». Si è espresso anche così Pietro Nicolaci, vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici, durante l'incontro che si è tenuto un paio di settimane fa a Lissone e aveva visto presenti una decina di sindaci interessati dai lavori di Pedemontana. Il confronto è stato in particolare con i primi cittadini della tratta B2, da Lentate sul Seveso a Cesano Maderno, e su una questione importante: la distribuzione dei 60 milioni di euro risparmiati rispetto alla prima stesura del progetto, che prevedeva d'interrare le tre corsie di marcia a Cesano e di abbattere un vasto quartiere a Camnago di Lentate, dove ora le case rase al suolo saranno una manciata.«La decisione di modificare il progetto non l'abbiamo presa noi - spiega Nicolaci - ma è stata imposta dalla Regione. Adesso è arrivato il momento di ascoltare i Comuni. Le cose sono cambiate».Il vicesindaco si riferisce alle recenti elezioni comunali, dove in tre comuni su altrettanti andati al voto, Lentate, Meda e Cesano, si è registrato il successo del centrosinistra.«Quello che vogliamo fare, è riaprire un confronto costruttivo. Saremo presenti a tutti i tavoli io, il sindaco o l'assessore all'urbanistica Luca Vaghi». Quale sarebbe l'importo giusto per Cesano? «Non è possibile parlare di cifre, tutto è in proporzione all'impatto di autostrada e nel caso di Cesano è davvero tosto!». Il rapporto con i cittadini? «Li informeremo costantemente, ma mano che ci saranno informazioni».Cristina Marzorati
La retromarcia di Cesano
Multe a bilancio? Non più
No alla previsione da 500mila euro per le infrazioni E il sito web di Leniate mette in guardia dagli autovelox
«Le multe si fanno, quando c'è un'infrazione, non per far quadrare i conti». Una frase che ogni automobilista vorrebbe sentirsi dire almeno una volta nella vita, ma nella realtà è un'eccezione alla regola. Un primato che spetta a Gigi Ponti, neoeletto sindaco di Cesano Maderno, interpellato sulla decisione del suo predecessore, il commissario prefettizio Adriana Sabato, di far quadrare i conti del bilancio di previsione, scrivendo alla voce contravvenzioni 500mila euro, quando solitamente a Cesano Maderno le ammende raggiungono al massimo quota lOOmila euro. Un capitolo che sarà modificato dalla nuova amministrazione, guidata dal sindaco di centrosinistra: «Le multe si fanno - ha dichiarato Ponti - quando c'è un'infrazione, non si può far quadrare i conti in questo modo». Evidentemente nei suoi programmi non c'è intenzione d martellare a tambur battente i poveri automobilisti e in particolare quelli in transito lungo la superstrada Milano-Meda, dove il commissario prefettizio aveva imposto agli agenti della polizia locale un duplice servizio giornaliero, al mattino e alla sera, dotandoli di autovelox. All'inizio le multe erano state quaranta al giorno, cifra che lentamente è scemata col passare dei mesi, perché i viaggiatori hanno capito quando e dove il controllo veniva effettuato e così hanno imparato ad alzare il piede dall'acceleratore. Di ricorsi al momento non ce ne sono stati, a parte una signora che ha pagato più di .spese di notifica che di multa, eppure nell'arco di una manciata di mesi il Comune aveva incassato ben 65mila euro. Chissà se lo stesso traguardo sarà tagliato a Paderno Dugnano.Il caso autovelox di Paderno Dugnano si è guadagnato persino l'homepage del sito Internet di un comune. É quello di Lentate sul Seveso, dove gli automobilisti vengono informati e di conseguenza invitati a fare attenzione. «Due nuovi autovelox sono stati installati fissi sulla superstrada Milano-Meda - si legge - posizionati all'altezza di Paderno Dugnano (all'incirca in prossimità dell'entrata/uscita della Tangenziale Nord) e saranno funzionanti a partire dal prossimo lunedì 18 giugno 2012. Uno per ogni senso di marcia. I nuovi autovelox sono strumenti di ultima generazione e automatici. Chi oltrepassa la velocità consentita - che ora è fissata a 80 chilometri orari - rischia così di trovarsi multe che vanno da un minimo di 39 euro maggiorate di un terzo nelle ore notturne, dalle 22 alle 7. Le immagini delle infrazioni saranno inviate a un sito Internet realizzato opportunamente, tramite il quale si potranno scaricare: data, ora, velocità e foto».Cristina Marzorati
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