Rassegna Stampa redatta da SEL - Cesano Maderno con le principali notizie relative alla nostra Città in edicola oggi, Martedì 13 Settembre 2011, sul Giornale di Seregno.
sabato 17
MAFIA ... IN MOSTRA
«Guardare avanti con il dovere della memoria» è questa la premessa che introduce alla mostra fotografica e alla presentazione del libro «Mafia: dalla mattanza a Provenzano» a cura di Costantino Margiotta che verrà inaugurata sabato 17 settembre alle 16 nell'Antica Chiesa di Santo Stefano (Auditorium Disarò). Col patrocinio del Comune e del Senato della Repubblica, l'evento è organizzato da «Agorà Cesano Maderno» e prosegue fino a domenica 18.
INCONTRO
Don Flavio mette i giocatori dell'«Equipe 2000» con le spalle al muro: via il mister o fuori dall'oratorio
PARROCCHIA IRREMOVIBILE, SQUADRA SENZA LUCY
Inizia la stagione. Calciatori senza l'allenatore gay, che dichiara: «Sono stato cacciato per un fatto personale»
O senza l'allenatore gay o fuori dall'oratorio. E' questo l'aut aut che il parroco don Flavio Riva ( in foto ) ha imposto ai ragazzi dell'«Equipe 2000», che tra un paio di settimane inizieranno il campionato. Un incontro voluto dal sacerdote e che si è tenuto lo scorso mercoledì 7 settembre in aula Paolo VI, al Villaggio Snia. Con lui presente don Ambrogio e, naturalmente i 14 giocatori della squadra. Il clima è parso teso fin da subito. Fin da quando, dopo il silenzio iniziale, don Flavio ha mostrato il volantino che era stato distribuito domenica 4 durante tutte le messe e sul quale la parrocchia ha cercato di spiegare le ragioni dell'esonero dell'allenatore omosessuale, Luciano Dicoladonato . Poco dopo ha spostato il tiro sulla pagina «Facebook» della squadra (che conta circa 400 iscritti), e su ingiurie e commenti offensivi che alcuni sostenitori hanno pubblicato. Il sacerdote ha chiesto di chiudere la pagina, in quanto «non ufficiale». Ora, per arginare lo scoglio, gli amministratori hanno aggiunto la dicitura «Pagina dei tifosi». Ma il momento di massima tensione si è avuto quando don Flavio ha messo tutti i calciatori con le spalle al muro: o giocate in oratorio senza Lucy oppure ve ne andate tutti e cercate un altro campo. A quel punto alcuni atleti hanno proposto di affittare il campo dell'oratorio e iscriversi al campionato come squadra esterna, ma don Flavio è rimasto fermo sull sue idee. Così come la squadra, che dopo una breve consultazione, ha ribadito la volontà di continuare con il loro mister. Ad eccezione di tre giocatori (gli allenatori delle giovanili) che hanno sottolineato l'importanza di andare avanti comunque per il progetto. Dicoladonato, rimasto all'esterno della sala per tutto il tempo, ha a quel punto rotto gli indugi ed è entrato affrontando don Flavio: «Perchè tutto questo? Che cosa ti ho fatto di male?». Il parroco ha replicato sostenendo di aver raccolto delle informazioni sul mister che lo avrebbero portato ad esonerarlo, ma alla richiesta di renderle note ha glissato. La seduta è stata a quel punto sospesa e tutti si sono ritrovati all'esterno. Al termine della serata parrocchia e calciatori sono venuti ad un accordo: l'«Equipe 2000» si iscrive al campionato e resta per il momento senza allenatore. «E' stata una decisione che abbiamo preso in accordo con i ragazzi. Abbiamo dovuto fare un passo indietro ma in futuro si dimostrerà una cosa positiva. Come mi spiego l'accanimento di don Flavio nei miei confronti? Penso che sia un fatto personale, e questa è anche l'impressione della squadra. Nemmeno mercoledì sera ha voluto dire i motivi del mio esonero». Anche se ufficialmente Lucy non è più l'allenatore, continuerà a seguire i ragazzi da dietro le quinte in attesa di sviluppi che potrebbero essere clamorosi.
POLEMICA
Bonfanti non ci sta dopo l'esclusione dall'appalto per il trasporto scolastico: «Il testo era contraddittorio»
«DIECI ANNI DI SOPRUSI. IL COMUNE DOVREBBE VIGILARE SULLE GARE»
«Da quanto scritto nel bando non si poteva escludere chi non presentava la certificazione Iso»: Franco Bonfanti ( in foto ), titolare di «Sab», non ci sta e torna sulla gara per il trasporto scolastico per l'anno 2011-2012, dalla quale è stato escluso proprio perchè non ha allegato il documento. Una scelta, quella dell'Amministrazione, assai discutibile: «L'Iso viene citato solamente nell'articolo 6 del testo, e va in contraddizione con quanto scritto qualche riga sopra. E' obbligatorio solamente negli appalti pubblici superiori a 516mila euro. Il bando è quindi in contrasto con la legge nazionale. Per questo ci siamo rivolti ad un avvocato. Il Comune ci ha risposto contraddicendosi per l'ennesima volta. Continua a fare confusione. La sua scarsa competenza ci ha fatto passare 10 anni di ingiustizie». Poi Bonfanti ha spostato il tiro sulla «Angelino», la società napoletana che ha vinto per il secondo anno consecutivo l'appalto: «Il Comune non ha tenuto conto di quanto anche voi avete scritto nell'ultimo anno, sui disservizi e sul malfunzionamento del loro trasporto. Inoltre ha vinto con una cifra bassissima e la legge dice che le offerte abnormemente basse vanno controllate con attenzione. Io comunque non me la prendo con la "Angelino", ma su chi dovrebbe vigilare e non lo fa. La "Angelino" ha un contenzioso con il Comune di Castelvolturno e con quello di Albiate. Ma soprattutto con "Trenitalia", che gli ha revocato un appalto. Trenitalia è lo Stato. Se non basta questo per spingere l'Amministrazione a fare degli accertamenti cosa bisogna fare?».
SUOI GLI SCUOLABUS NEL 2005/06
ANCHE IL NOME DI MICCOLIS NELLE INCHIESTE TARANTINI E PENATI
Non porta molta fortuna gestire il trasporto scolastico in città . C'è persino chi è stato tirato in ballo in due processi che hanno monopolizzato le prime pagine dei giornali nazionali. Si tratta di Stefano Miccolis , figlio dell'amministratore della «Miccolis Spa», società di Taranto che ha gestito il trasporto scolastico cesanese nell'anno 2005-2006. Il suo nome era già comparso nell'inchiesta di Bari che aveva portato alla luce un presunto giro di escort per ingraziare politici locali e non solo. In un interrogatorio datato 2009, Gianpaolo Tarantini raccontava di una cena organizzata in favore di Massimo D'Alema alla quale era presente pure Miccolis. Il suo nome è spuntato anche ultimamente nel caso Penati. In un interrogatorio Piero Di Caterina parla della sua conoscenza di «lunga data» con un imprenditore e «socio» di Giuseppe Grossi , il re delle bonifiche, e cioè Stefano Miccolis (che non è comunque indagato).
SOCIETà
Non solo trasporto scolastico per i napoletani
«ANGELINO» GESTISCE I RIFIUTI
Se l'anno scorso si era affacciata per la prima volta in Brianza, quest'anno è invece entrata con decisione. La «Angelino srl», con sede a Caivano, in Provincia di Napoli, oltre a gestire per la stagione 2011-2012 il trasporto scolastico della città cesanese, avrà in mano anche quello di Seveso, Bovisio Masciago, Lesmo e Cogliate. Come lei stessa dichiara sul suo sito internet, tale servizio «rappresenta una delle attività più importanti offerte, con un fatturato specifico che nell'ultimo triennio è stato di oltre 3 milioni di euro». Nonostante ciò fin dal suo arrivo in città le polemiche non sono mai mancate. Le critiche più feroci hanno riguardato la qualità del servizio offerto. Critiche che non hanno però scalfito la forza di «Angelino». Una vera e propria potenza. La società napoletana non si ferma infatti al solo trasporto scolastico. Ha in oggetto anche la gestione del ciclo integrato dei rifiuti, la raccolta, il riciclaggio, il riutilizzo, il recupero e lo smaltimento, oltre al trasporto e smaltimento di rifiuti tossico nocivi e la realizzazione e gestione di impianti di discarica.
COMUNE
LASTRE DI AMIANTO DA RIMUOVERE
Altri 3mila euro a carico del Comune per rimuovere alcune lastre di eternit. Sono quelle rinvenute sul tetto del Municipio. Precisamente sullo stabile di via Cozzi e piazza Arese. Inoltre, l'amianto è stato trovato anche in via Fermi e via Fabio Massimo a ridosso della piattaforma ecologica. Una volta fatta fare una perizia sulla percentuale di amianto contenuta nel materiale, il Comune ha deciso con una delibera di provvedere alla rimozione delle lastre pericolose per la salute.
SACRA FAMIGLIA
SI INAUGURA IL NUOVO ASILO
Finalmente anche la frazione della Sacra famiglia ha un asilo. E' arrivato infatti il momento di inaugurare la scuola materna tanto voluta dalla comunità locale. La cerimonia ufficiale, con tanto di benedizione, è fissata per sabato 17 settembre alle 10. La gestione sarà della scuola Sant'Anna di Binzago. E' anche per questo che la parrocchia sta cercando volontari disponibili a trasportare a turno il cibo preparato dalla sede di via Immacolata alla nuova sede di via Piemonte.
L'EX SINDACO ORA ALL'UDC
VAGHI: «PORTE APERTE A FLI E AI FUORIUSCITI DEL PDL»
Paolo Vaghi smentisce le voci che lo vedrebbero candidato sindaco in una coalizione con il Pdl: «Sono falsità . Nessuno di loro mi ha mai cercato. Ogni discorso si è interrotto il 24 giugno quando ci siamo dimessi dal Consiglio comunale. A breve incominceremo a ragionare sulle prossime elezioni». Ma se l'ex sindaco esclude di potersi accordare con gli azzurri, non sembra disdegnare coloro che azzurri non sono più, decidendo di staccare la spina alla Giunta Romanò: «Quello che ci ha unito non è stata solamente la voglia di mandare a casa l'Amministrazione ma anche quella di poter costruire qualcosa insieme. Ora dovremo verificare se ci sono le possibilità per unirci. I primi che incontreremo saranno comunque le forze del centrosinistra, ma non escludiamo di poter parlare anche con nuove formazioni come Futuro e Libertà ». A livello nazionale, l'Udc con Fli sta già parlando da molto tempo.
SCUOLA
Da tre a due istituti comprensivi: «Ora era meglio avere un'Amministrazione»
NICOLACI: «CON LA RIFORMA NUMERI INGESTIBILI»
Continua a far parlare la nuova riforma scolastica che prevede il taglio di presidi e segreterie. La decisione del ministro Mariastella Gelmini rivoluzionerà anche l'assetto cesanese. E' infatti previsto dal settembre 2012 l'accorpamento in due grandi istituti comprensivi (ora sono tre). La modifica porterà anche al taglio di un dirigente sui tre in carica: Pietro Nicolaci ( in foto ), Giordano Cassetta e Gianfranco Taurino . Ed è proprio il primo a commentare amaramente la riforma: «Ormai non si può più tornare indietro. Con i numeri di quest'anno avremo un primo circolo di 1556 alunni ed un secondo circolo di 1271. Sono cifre abnormi e saranno troppo alte per essere gestite. In aggiunta ci sarà la riduzione del personale delle segreterie. Nel primo circolo ci saranno circa 170 insegnanti. Non abbiamo neanche lo spazio per fare un'assemblea. Sarà difficile gestire tutte le soluzioni. Sicuramente ci sarà un rallentamento dal punto di vista burocratico». E sul taglio dei presidi? «Non sappiamo ancora in base a quale criterio si deciderà chi tagliare. L'unico criterio imprescindibile sarebbe quello per anzianità . Ma questo è il minore dei problemi. Ora è bene che si chiarisca al più presto il quadro in modo che le famiglie degli studenti sappiamo come muoversi. Stando alle ultime indicazioni sembra che la Regione Lombardia voglia chiudere tutto entro dicembre, mentre la Provincia presenterà il piano scolastico entro il 30 settembre prossimo». A gennaio partiranno le iscrizioni all'anno 2012-2013, e a quel punto dovrà per forza essere tutto definito. Nicolaci ha poi voluto concludere con una riflessione politica: «In questo momento sarebbe stato un bene avere un'Amministrazione eletta che potesse prendere delle decisioni anche forti in merito».
VIA ABRUZZI
I calciatori si trovano fuori dall'oratorio per riprendere la preparazione: «Siamo tutti con Lucy»
I RAGAZZI SI ALLENANO CON IL «LORO» ALLENATORE: «NON è UN PEDOFILO»
Una partita per dimostrare ancora una volta la vicinanza della squadra a Luciano Dicoladonato . Si sono ritrovati lo scorso venerdì 9 settembre, nei campetti di via Abruzzi, i calciatori dell'«Equipe 2000». Una partita di allenamento non ufficiale ma di grande importanza perchè è servita a ribadire che «Siamo tutti con Lucy». Il fischio d'inizio è stato dato alle 22,30 e se non fosse stato perchè il centro doveva chiudere i battenti a mezzanotte sarebbe durata all'infinito. Anche il mister si è messo le scarpette ed è sceso in campo con loro, giocando e insegnando calcio. Dopo la partita i giocatori davanti al nostro taccuino si sono sfogati, prendendosela con don Flavio Riva . «Il mister è uno di noi. Non si possono giudicare le persone senza nemmeno conoscerle», ha dichiarato Thiago Nascimento , 18 anni, punta italo-brasiliana della squadra. Poi è toccato a Fabio Prizzon , 24 anni: «Non capisco perchè non ci può più allenare. Luciano non è un pedofilo e nemmeno uno stupratore. Se così funziona in Italia non si andrà mai avanti». Dello stesso tenore Andrea Ruzza , 24 anni: «Deve rimanere con noi. Don Flavio rifletta su quello che ha fatto e dia una possibilità a Luciano. Lo lasci almeno provare». Non solo accuse ma anche parole di immensa stima nei confronti di quello che i ragazzi dell'«Equipe 2000» vogliono a tutti i costi come allenatore. Davide Mandarano , 18 anni: «Lo conosciamo da poco. Ma da quello che abbiamo potuto vedere è una bravissima persona e un ottimo mister. Nel mio caso è stato importantissimo. Ero fermo per infortunio e mi ha aiutato molto a rientrare. Come ci hanno insegnato a non fare distinzioni per il colore della pelle, non si possono nemmeno fare per i gusti sessuali».
IMBARAZZO
L'autobus usato nel 2009 era del grande accusatore di Penati
LA CAMPAGNA ELETTORALE SUL PULLMAN DI DI CATERINA
Un pullman che ora costa non poco imbarazzo a Gigi Ponti . Era il 2009, quando l'ex sindaco della città cesanese stava lottando per diventare presidente della appena nata Provincia di Monza e Brianza. Per il delfino di Filippo Penati era stata pensata una campagna elettorale sullo stile di Romano Prodi , utilizzando un pullman di linea in giro per le città della zona a cerca di proseliti. Le elezioni premiarono il centrodestra di Dario Allevi ed ora, a distanza di due anni, si scopre che quel pullman era proprietà della «Caronte srl», società di Piero Di Caterina . Proprio colui che sostiene di aver aiutato Penati, pagando fior di tangenti, nella sua carriera politica e dal quale è partita l'inchiesta che ha travolto l'ex presidente della Provincia di Milano. Il dettaglio, ripreso anche dalla stampa nazionale, non sembra però scalfire Ponti: «L'iniziativa era stata gestita a livello di partito».
INCHIESTA, ANCHE L'EX SINDACO CESANESE AVALLò L'ACQUISTO DELLE AZIONI ORA SOTTO ACCUSA
PONTI FIRMò PER SERRAVALLE, ORA RISCHIA DI PAGARE UN DANNO RECORD
C'era anche Gigi Ponti tra coloro che hanno avallato l'acquisto di Serravalle. Ed ora potrebbe costargli caro. L'inchiesta che ha travolto Filippo Penati si sta allargando a macchia d'olio e presto potrebbe arrivare anche una richiesta di risarcimento milionaria, per danno erariale. Tutto ruota attorno all'acquisto a prezzi stratosferici, nel 2005, da parte della Provincia di Milano del 15% della società che gestisce l'autostrada Milano-Genova. Un'operazione che aveva portato l'ex opposizione e il Comune di Milano (a suo tempo era ancora in carica il sindaco Gabriele Albertini ) a rivolgersi alla Corte dei Conti, che ora in caso di condanna potrebbe chiede un risarcimento di 76 milioni di euro, per danno erariale, a coloro che il 29 luglio 2005 firmarono la delibera che diede il via all'acquisto di Serravalle. Molti assessori dell'ex Giunta Penati quel giorno furono assenti. Dei 7 assessori presenti però c'era quello all'attuazione della Provincia di Monza e Brianza Gigi Ponti, che rischia di dover sborsare di tasca propria fior di milioni. «Erano state fatte delle perizie che dicevano che il prezzo era congruo. Si erano espressi dei tecnici. Non era una valutazione campata per aria. Inoltre ci poteva stare che la Provincia, già socio di maggioranza, volesse diventare socio di maggioranza assoluta. Serravalle era una società che faceva utili ed era quindi un'operazione più che plausibile», ha dichiarato l'ex sindaco cesanese e delfino di Penati: «Preoccupato per il risarcimento? Certamente è una situazione delicata che richiede la massima attenzione. Per adesso è solo una richiesta, ma è ancora un'ipotesi molto remota». Poi Ponti ha espresso solidarietà nei confronti del suo ex presidente: «Il Pd ha preso tutti i provvedimenti del caso e Penati, dimettendosi da tutto, ha fatto una scelta importante. Ogni giudizio sulla vicenda va comunque rimandato a dopo il pronunciamento della magistratura».
CESANO M.
Nel 2005, l'ex sindaco avallò l'acquisto delle azioni di Serravalle, ora sotto accusa dalla Procura
PONTI FIRMò CON PENATI: DOVRANNO RISARCIRE?
Il cesanese si difende: «Secondo le perizie il prezzo era congruo. Non era una valutazione campata per aria»
Anche Gigi Ponti firmò la delibera con la quale la Giunta Penati acquistò a cifre spropositate le azioni della Serravalle, ora al centro delle accuse della Procura di Monza. L'ex sindaco cesanese potrebbe perfino pagare un risarcimento record. La corte dei conti potrebbe infatti chiedere ben 76 milioni di euro ai firmatari della delibera. Gli sviluppi avranno riflessi anche sulle prossimi elezioni comunali. Il Pd cesanese prende tempo e c'è incertezza sulla candidatura di Ponti. Intanto l'ex consigliere provinciale Attilio Gavazzi accusa: «Avevo subito denunciato l'anomalia».
INCERTEZZA NEL PD CESANESE
PONTI SINDACO? «PREMATURO DIRLO»
Gigi Ponti tornerà in pista per le prossime elezioni comunali? In città se lo chiedono tutti, anche alla luce degli ultimi sviluppi della vicenda Penati. Il Pd cesanese sembra non aver preso alcuna decisione in merito. Lo stesso Ponti non si sbilancia, anche se non esclude nulla: «E' prematuro dire ora se sarò io il candidato sindaco, e non è nemmeno questa la problematica principale. Abbiamo parecchio tempo a disposizione. Dobbiamo prima di tutto organizzare le forze per recuperare una situazione drammatica». A luglio l'ex sindaco, in occasione della caduta della Giunta Romanò, aveva fatto un discorso davanti agli elettori del centrosinistra, in piazza Arese, che sapeva di discesa in campo. Ora il Pd prende tempo. Se non dovesse essere Ponti, il partito potrebbe puntare su Carmen Barella.
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